

Daria La Ragione //
BILL VIOLA. The Raft
a Mantova fino al 20 febbraio 2014
Bill Viola, celebre per essere stato uno dei primi a fare uso del video inteso non solo come sperimentazione tecnologica ma contemplativa ed estetica, ha spesso e volentieri preso come fonte di ispirazione le iconografie della pittura rinascimentale italiana. Famose tavole e pale d’altari, come la Visitazione del Pontormo (The Greeting, 2002) o la Deposizione di Masolino (Emergence, 1995) sono diventate nelle sue mani veri e propri quadri in movimento. Tra queste opere spicca per dimensioni e drammaticità The Raft, realizzata nel 2004.
La parola raft, tradotta in italiano, significa variamente “zattera”, “gommone di salvataggio”, termini che suggeriscono una condizione di pericolo, di emergenza, che Viola interpreta attraverso immagini idealmente collegabili ad alcune scene dipinte da Giulio Romano nella sala dei Giganti, dove questi ultimi vengono trascinati a riva da violenti flussi di acqua, nel disperato tentativo di mettersi in salvo.
Il catalogo (bilingue italiano e inglese), edito da Publi Paolini, oltre all’introduzione curata da Marco Tonelli, assessore alla cultura del Comune di Mantova, contiene un testo critico scritto per l’occasione da Valentina Valentini (la più autorevole esperta italiana dell’opera di Bill Viola) e una descrizione dell’opera fatta dallo stesso artista, accompagnata dalle sue annotazioni, schizzi e disegni preparatori.
L’iniziativa è ideata e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e alla Promozione Turistica del Comune di Mantova.
BILL VIOLA. The Raft
Mantova, Palazzo Te (Viale Te)
23 novembre 2013 – 20 febbraio 2014