

Daria La Ragione //
Aria, Semi, Terra
a Napoli fino al 6 settembre 2014
La materia è sempre la protagonista dei lavori di Luigi Grossi per rappresentare torsioni, equilibri, intersecazione di piani, leggerezza, movimento alludendo ai processi naturali e anche al loro trasformarsi nel tempo e nello spazio. L'occasione è un altro pretesto per sperimentare diverse tecniche coloristiche ed inedite. L'artista napoletano, con lucida consapevolezza guarda il mondo con il proprio specchio, parlando della vita e il continuo rimando a se stessa. Mettendo a nudo la materia la fa rinascere liberandola dalla sua impurità, dalle sue false dottrine, metafora di nuova speranza , di ricchezza materiale e spirituale nuova, originaria. Attraverso i suoi lavori dissacratori, rivisitati in maniera minimale, sia per quanto riguarda le immagini che i linguaggi, Grossi compie una sorta di primordiale atto creativo recuperando il formalismo dei segni come nel caso delle tre sculture che intendono rappresentare l'aria realizzate con dei "tagli" per simboleggiare archetipi raffiguranti le forze dell'universo. Nella sua pittura il linguaggio è diverso da ognuna delle precedenti. Grossi, dopo le numerose serie di opere di periodi differenti come "Bianco e Nero", "One by One", "I neri", "I colori del nulla", "I volumi del nulla", "Vibrazioni materiche", "In principio era la linea", realizza altri lavori inediti come un gioco metascosmico indagando i segni dell'origine: semi realizzati con la penna a sfera biro, la terra con tecnica mista su tele monocrome. L'idea è quella di affidare ai tre momenti indagati, appunto, a l'anima, il corpo e il pensiero dell'uomo contemporaneo.