
Mia Di Domenico //
“MiRo”: il viaggio fotomaterico di Jacopo di Cera
La stessa tratta ferroviaria percorsa per dieci anni e vissuta guardando fuori dallo stesso finestrino
“Il viaggio è sempre una metamorfosi che evita la banalità del quotidiano: viaggiare è uscire fuori da sé stessi per ritrovarsi in maniera diversa.”
Così recita l’incipit dell’ultimo progetto “MiRo” del fotografo milanese Jacopo di Cera. Una tratta ferroviaria, come suggerisce l’abbreviazione “Mi” di Milano e “Ro” di Roma, percorsa per dieci anni e vissuta guardando fuori dallo stesso finestrino, seduto sullo stesso sedile, dello stesso vagone ma con occhi sempre nuovi e affamati.
Un’Italia che scorre, che muta e che stupisce chi ha il coraggio di perdersi per ritrovarsi. Chi di uno status, quello da pendolare, ne fa per necessità una scelta di vita.
E allora tutto diventa ancora una volta occasione per essere altro, altrove. In luoghi dove non siamo, ma saremmo potuti essere. E per innamorarsi, senza paura. E forse il segreto della vita è tutto qui: lasciarsi travolgere dalla bellezza di ciò che ci circonda.
Un viaggio “fotomaterico” dove la fotografia si misura con applicativi diversi e diventa parte integrante di una sintassi più complessa e strutturata. È ora “un punto di partenza e non di arrivo” come suggerisce l’artista. Ogni tappa, ogni fotografia, è infatti una stampa diretta su vetro di un finestrino del treno. Una cornice che inquadra pezzi di vita mai uguali, scanditi da quel viaggio prestabilito dove ci si può perdere tra i pensieri e avere, finalmente, il tempo di respirare.
Un pezzo di un puzzle più grande che vede il fotografo immergersi in realtà disparate dove la fotografia, la geometria del soggetto (“Italian Summer”) e la materia (“Fino alla fine del Mare”) continuano a rincorrersi e intrecciarsi per dare vita a qualcosa di puro.
Jacopo Di Cera nasce a Milano nel 1981. Lavora da subito nelle principali aziende multinazionali occupandosi di marketing. Il suo punto di vista eclettico e travolgente è contaminato dall’influsso di fotografi internazionali con i quali si confronta e sperimenta. Numerosi sono i riconoscimenti che ottiene tra i quali ricordiamo il quarto posto al prestigioso concorso del National Geographic nel 2010. Ha partecipato ad esposizioni e fiere italiane e internazionali (MIA – Milano; Palazzo Velli Expò – Roma; Les rencontres de la photographie – Arles; Festival Con_vivere – Carrara; PAN – Napoli; Paratissima – Torino; Fotofever (Paris Photo) – Parigi; Biennale Arte – Venezia).