

Daria La Ragione //
Paolo Antonio Paschetto tra liberty e déco
a Roma fino al 29 settembre
PAOLO ANTONIO PASCHETTO (1885-1963) non è forse noto al grande pubblico ma certamente notissimo è l’Emblema identificativo ufficiale della Repubblica Italiana da lui ideato nel 1946.
Tuttavia Paschetto fu artista poliedrico e nella sua lunga attività si è cimentato anche con la grande decorazione murale, con la grafica, le arti applicate, la pubblicità, la filatelia, la decorazione d’interni e la sua produzione si configura tra le più interessanti dell’epoca, in continuo rapporto con la cultura europea e con quanto di nuovo si produceva.
In occasione del cinquantenario della morte, a Paschetto sono state dedicate diverse iniziative che culminano con due mostre romane, distinte ma correlate, realizzate grazie alla collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo e Roma Capitale.
Nella sede dell’Istituto Nazionale per la Grafica è allestita, in collaborazione con l’Archivio Centraledello Stato, la sezione che ricostruisce in modo dettagliato la storia dell’ideazione dell’emblema della Repubblica Italiana, con accanto una ricca documentazione dell’attività di Paschetto come grafico d’eccellenza.
La mostra PAOLO ANTONIO PASCHETTO ARTISTA GRAFICO E DECORATORE FRA LIBERTY E DÉCO al Casino dei Principi di Villa Torlonia dal 26 febbraio al 28 settembre 2014, a cura di Alberta Campitelli e Daniela Fonti, dispiega invece la sua vasta attività di artista e decoratore grazie alla disponibilità di un ricchissimo materiale inedito, in gran parte conservato presso gli Eredi Paschetto di Torre Pellice (TO). Tra le oltre 200 opere figurano anche pezzi provenienti dagli Archivi delle Arti Applicate e dal Museo Storico della Comunicazione (Roma) e da collezioni private.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura, l’esposizione si avvale di un comitato scientifico composto dalle curatrici e da Irene de Guttry, Maria Paola Maino e Francesco Tetro che intende presentare al pubblico la figura poco nota di un importante artista formatosi nell’ambiente romano del primo ‘900 e che nella Città svolse una intensa ed apprezzata carriera.