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23.02.2022 # 5922

Francesco Pontolillo //

BMW sostiene gli atleti olimpici con la stampa 3D

La casa automobilistica ha fornito agli atleti tedeschi il know-how del suo processo di stampa 3d, con grandi risultati

Fin dai primi anni '90, BMW ha utilizzato la tecnologia della stampa 3D per progettare i suoi veicoli in modo più efficiente, più veloce e più leggero. A partire dall'idea di un'auto o di una moto fino ai prototipi e ai pezzi di ricambio finiti, il 3d printing offre una vasta gamma di usi, soprattutto nel settore automobilistico. Per questo motivo, BMW ha lanciato la stampa 3D al BMW Additive Manufacturing Campus nel 2019. Tuttavia, è anche chiaro che la produzione additiva(modo alternativo per indicare il processo di stampa tridimensionale) ha altre applicazioni per l'azienda oltre alle auto per le quali è nota. Le squadre tedesche di bob, skeleton e slittino stanno attualmente beneficiando dell'uso di stampanti 3D da parte di BMW per produrre specificamente attrezzature sportive per i loro atleti invernali. E l'attrezzatura viene già utilizzata alle attuali Olimpiadi Invernali di Pechino.

La stampa 3D fa parte del processo di produzione di BMW già da alcuni anni. E ora anche gli atleti tedeschi della Bobsleigh and Sledding Association (BSD) hanno potuto beneficiare delle idee innovative dell'azienda. Grazie alla sua competenza tecnologica, gli atleti sono stati in grado di competere con nuovi mezzi. Le squadre di slittino, d'altra parte, sono state deliziate con attrezzature sportive decisamente migliorate. Ma c'è un'altra ragione per cui sia gli atleti professionisti che BMW sono felici: alcuni degli atleti che hanno beneficiato dell'attrezzatura BMW hanno già potuto raccogliere diverse medaglie alle Olimpiadi invernali.



Il processo di stampa 3D messo a punto da BMW, che è stato poi applicato per migliorare le attrezzature degli atleti.


Insieme al team BSD, BMW si è posta l'obiettivo di esaminare ogni minimo dettaglio in termini di prestazioni dell'attrezzatura sportiva. Era chiaro a entrambe le parti che qualsiasi idea, non importa quanto innovativa, poteva andare molto lontano per vincere una medaglia d'oro alle Olimpiadi invernali. Se si guarda allo skeleton, in cui gli atleti corrono a pancia in giù attraverso un canale di ghiaccio a velocità fino a 145 km/h, è chiaro che l'attenzione qui non è solo sulla leggerezza e la velocità, ma anche sempre più sulla sicurezza degli atleti. In questo caso particolare, BMW ha presentato la soluzione dalla stampante 3D già nel 2010: il cavalletto - il longherone di collegamento tra la vasca reclinata e le guide dello slittino. Attraverso la fabbricazione additiva, il produttore di veicoli è riuscito a ridurre il materiale utilizzato in misura tale che il peso totale era divenuto soltanto la metà. Tuttavia, questo non ha influenzato altre importanti proprietà come la stabilità o la sicurezza.

Anche gli atleti di bob e skeleton hanno beneficiato immensamente grazie alla tecnologia di stampa 3D di BMW: un attacco a spuntoni completamente nuovo che si trova tra il ghiaccio e lo scarpone permette una maggiore accelerazione. In questi sport, è particolarmente importante essere in grado di partire velocemente, perché questo ha una notevole influenza sul resto della gara. Così, la suola della scarpa, che è stata dotata di punte stampate in 3D, è stata sviluppata e prodotta in un tempo estremamente breve dal gigante automobilistico tedesco.



Un'alternativa sostenibile e conveniente alla produzione tradizionale di articoli sportivi

All'inizio del processo di sviluppo degli attacchi dei chiodi, è stata fatta una copia fedele di una normale scarpa sportiva e poi analizzata. Sono stati eseguiti molti test diversi per trovare la forma migliore per i chiodi. L'obiettivo finale di BMW era quello di essere in grado di identificare la massima trazione e quindi stampare le punte ottimali attraverso la stampante 3D. Grazie alla produzione additiva, la scarpa è diventata complessivamente più leggera da un lato e dall'altro è stata ottenuta una migliore distribuzione della presa sull'intera area dell'avampiede. Naturalmente, anche i desideri individuali degli atleti sono stati presi in considerazione durante la produzione. Con la stampa 3D, la casa automobilistica bavarese mostra la messa in opera di un'alternativa economica per la produzione di attrezzature sportive. Questo significa che le punte danneggiate, per esempio, possono essere sostituite rapidamente e facilmente. Ciò significa che non è necessario sostituire l'intera scarpa, ma solo i chiodi rotti. Potete scoprire di più sull'uso della stampa 3D da parte di BMW sul loro sito web all’indirizzo : https://www.bmw.com/en/innovation/3d-print.html


09.02.2022 # 5911

Francesco Pontolillo //

Le illustrazioni 3D, Pop e audaci di Keely

Arrivata alla scultura 3D solo da poco, l'illustratrice della Florida non pensa ad altro modo di creare.


Probabilmente sarete sorpresi di sapere che prima della pandemia, l'illustratrice Keely Majewski non si era mai dilettata nell'arte 3D. Ma, non appena ha iniziato a sperimentare con il mezzo nel tempo libero offerto dalle chiusure, tutto sembrava improvvisamente naturale. “Lavorare con un software 3D  digitalmente,  è stato come un momento di illuminazione per me".

 Continuando a  sperimentare "prospettive strane" in modo da "provocare sensazioni particolari" con i suoi scatti ravvicinati, verso l'alto e verso il basso, è la composizione delle sue opere che rende il lavoro di Keely così particolare. Con le sue texture plastiche e lucide, ed i volti simili a quelli di alieni pieni di una personalità audace, negli ultimi anni Keely ha creato un'intera famiglia di personaggi enigmatici e ultraterreni.

Uno degli Artwork di Keely "Poi" Majewski

Sebbene Keely sia stata attratta dall'arte e dall'espressione visiva fin dalla giovane età, il suo viaggio  artistico non è stato tranquillo. Al suo nono anno di scuola superiore è stata accettata in una scuola di arti dello spettacolo, ma alla fine dell'esperienza ci ammette di essersi sentita “totalmente priva di ispirazione e alienata dall'arte". Allontanandosi da qualsiasi forma di espressione visiva per un lungo numero di anni, è stato solo nel 2018 che ha preso in mano il suo tablet e ha ricominciato a creare. "Il mio amore per l'arte non è mai svanito, per quanto abbia cercato di esplorare altri sbocchi creativi, è tornato con vendetta e da allora ha cambiato la mia vita".

Avendo precedentemente represso le sue tendenze artistiche, ora la capacità di Keely di creare è inarrestabile - ha spinto se stessa a produrre un pezzo ogni giorno negli ultimi tre anni. "Creare qualcosa di nuovo ogni sera per tutto questo tempo ha sicuramente accelerato il mio processo e le mie capacità di problem solving. Questo mi ha anche aiutato  a capire i temi che mi piacciono, quelli che non mi piacciono e le idee che voglio esplorare maggiormente”.


Uno degli Artwork di Keely "Poi" Majewski

Una delle caratteristiche centrali dei personaggi che Keely è sita proprio nel loro accattivante e sorprendente senso dello stile. L’illustratrice spiega che le sue specifiche scelte di moda - gioielli grossi e sintetici, stivali in PVC alti fino al ginocchio e colori vivaci dei capelli - sono influenzate da qualsiasi cosa, dalla "moda di strada degli anni 90 o ad un oscuro videogioco dei primi anni 2000". Keely spera che "chiunque possa guardare la mia arte possa essere in grado di relazionarsi con essa in qualche modo”. Per questo motivo l’artista si sforza anche di "mostrare un'ampia varietà di persone diverse". Non solo è un modo per aiutarla a sviluppare costantemente nuovi personaggi, ma è soprattutto un mezzo per garantire che il suo lavoro sia vario.

Per continuare ad acquisire abbastanza materiale “ispirazionale” per alimentare il suo insaziabile desiderio di creare e mantenere il suo lavoro vario, ovunque vada Keely "disegna costantemente", "disegnando le persone che vedo, scrivendo piccoli momenti come un diario, prendendo appunti quando guarda i film". Prevenendo così qualsiasi blocco creativo, questa stesura persistente permette a Keely di avere sempre l'ispirazione a portata di mano: "Posso semplicemente guardare su una pagina ed esplorare una nota casuale che ho fatto due anni fa e creare un nuovo concept artistico da essa! Per Keely, il 2022 sembra essere un anno altrettanto produttivo e positivo.

06.02.2022 # 5901

Francesco Pontolillo //

Stampare in 3D diventa più facile, grazie all'uso dell'AI

PrintWatch controlla le tue stampe per i difetti in tempo reale e ottimizza le tue stampanti 3D usando l'AI

Printpal, una società che basa il suo core-business sul Machine-Learning con sede a Chicago, ha annunciato il lancio del suo nuovo software di rilevamento dei difetti basato sull'intelligenza artificiale da utilizzare con le stampanti 3D.

PrintWatch, che si presenta sotto forma di un plugin applicabile a diversi software di stampa, utilizza una telecamera puntata sulla zona di creazione di una stampante FFF 3D. Sfruttando l'apprendimento automatico, il software monitora i lavori di stampa 3D e determina esattamente quando un difetto inizia a formarsi in tempo reale. PrintWatch è in grado di monitorare i difetti durante il processo di stampa 3D, prendendo un'azione reattiva se necessario.

Secondo Printpal, la sua nuova offerta software è in grado di interrompere i lavori di stampa, ridurre il calore di una stampante 3D e inviare notifiche di avviso di stato agli utenti. In sostanza, il software è progettato per evitare che le stampanti portino avanti una stampa difettosa per ore, risparmiando tempo e filamento e riducendo il rischio di danni all'hardware o di incendio.


Processo di funzionamento di base di PrintWatch di Printpal.

La colonna portante del software PrintWatch è la sua capacità di visione artificiale. Facendo passare il feed video in tempo reale attraverso un modello proprietario di apprendimento automatico, il software può individuare difetti simili a spaghetti di varie dimensioni, forme, colori, materiali, luci e impostazioni. Printpal ha addestrato il suo modello di rilevamento utilizzando ampi dati del mondo reale in impostazioni dinamiche, il che significa che il software sarà compatibile con qualsiasi stampante FFF 3D.

Una volta rilevato un difetto, il software lo traccia per vedere se sta effettivamente peggiorando, e solo allora interviene. Questo approccio di tracciamento è ciò che previene i falsi positivi, il che significa che le stampe di successo non dovrebbero essere annullate per caso.

Oltre a rilevare i difetti, PrintWatch dispone anche di un sistema di rilevamento delle anomalie che è sempre in funzione in background. Questo sistema è progettato per rilevare altre anomalie che possono verificarsi in una stampante 3D, come un problema con l'allineamento di un asse di stampa. Il sistema di rilevamento delle anomalie può essere utilizzato per capire i problemi più sottili in una macchina, permettendo agli utenti di pianificare la manutenzione necessaria.

Poiché PrintWatch esegue tutti i suoi modelli di apprendimento automatico nel cloud, gli utenti non avranno bisogno di un computer di alta qualità per utilizzare il software. In effetti, qualsiasi sistema con una connessione internet andrà bene, compreso un semplice Raspberry Pi Zero.


Ecco la visione interna del software di PrintPal


Il plugin PrintWatch può essere scaricato e installato da questo indirizzo: https://plugins.octoprint.org/plugins/printwatch/

Il software è disponibile anche come API per gli utenti più esperti di tecnologia che vorrebbero programmare le loro integrazioni personalizzate del plugin.

PrintWatch ha un prezzo di $9/mese per una stampante 3D. Ogni stampante aggiuntiva è di $4/mese.

Printpal sta attualmente sviluppando una versione in esecuzione locale del software per l'utilizzo su macchine senza una connessione internet. Questa versione offline sarà più adatta alle operazioni di stampa industriale dove la sicurezza della rete è importante.

L'azienda sta anche lavorando su una serie di altri sistemi basati sull'intelligenza artificiale da utilizzare con addendum per le stampanti 3D. Ciò include un software che ottimizza la velocità e la qualità di una costruzione analizzando il G-Code (codice sorgente del modello 3d stampato) e un software che integra una soluzione di e-commerce nelle stampanti 3D.

05.02.2022 # 5897

Francesco Pontolillo //

Twin Pines e la sua esplosione marina di VFX realizzati per "La Fortuna"

Lo studio di Madrid ha realizzato ben 1.000 riprese in vfx, per la nuova serie di Alejandro Amenábar.

Twin Pines, società di post-produzione digitale con sede a Madrid, ha condiviso con il pubblico di internet alcuni magkin of of sui VFX realizzati per la nuova serie Movistar+ di Alejandro Amenábar, “La Fortuna”. Lo studio ha trascorso un anno sul progetto, consegnando alla fine circa 1.000 riprese, tra cui scene subacquee, un'epica battaglia navale e un viaggio in macchina attraverso gli Stati Uniti. La serie ha recentemente debuttato negli Stati Uniti su AMC+.

Dopo aver lavorato insieme per la prima volta nel film While At War - per il quale Twin Pines è stato nominato per i migliori effetti speciali ai Goya Awards - il regista e lo studio hanno collaborato di nuovo, questa volta per adattare la graphic novel "The Treasure of the Black Swan" di Paco Roca e Guillermo Corral per la televisione.

La storia di questo appassionato viaggio nel tempo e i suoi diversi scenari hanno presentato molte sfide di produzione uniche.

"Senza dubbio, le sequenze subacquee sono state le più complesse, poiché abbiamo dovuto crearle completamente in CGI”, hanno osservato le fondatrici di Twin Pines Juanma Nogales e Ana Rubio. "Normalmente integriamo i nostri effetti nel look progettato durante le riprese, ma in queste sequenze non c'erano filmati esistenti, quindi abbiamo dovuto creare tutto da zero - concept art, ambiente, illuminazione e simulazioni fisiche - basandoci sullo storyboard e sulle istruzioni del regista".

Essendo uno dei principali elementi narrativi de “La Fortuna”, il mondo sottomarino doveva essere sia realistico che cinematografico. Per questo scopo, Twin Pines ha creato una serie di elementi 3D tra cui sabbia, piante, coralli, rocce, navi e cannoni, che sono stati poi invecchiati e “ammuffiti” al computer. Inoltre, hanno anche dovuto creare due look: uno per le riprese dall'esterno di un veicolo subacqueo telecomandato (ROV) e l'altro dall'interno del ROV, che si sarebbe visto sugli schermi delle navi americane e spagnole.


LA FORTUNA_REEL_TWINPINES from Twin Pines VFX on Vimeo.



Allo stesso modo, l'impressionante battaglia navale che ha avuto luogo durante la serie ha posto una delle più grandi sfide tecniche per Twin Pines. Esplosioni, colpi di cannone, spari, navi che affondano e una combinazione di navi reali e generate in 3D facevano parte del meticoloso e scrupoloso lavoro sugli effetti visivi. "Abbiamo affrontato tutti gli elementi 3D sulla base delle anteprime che abbiamo fatto con Alejandro, e abbiamo lavorato fino all'ultimo secondo per migliorare queste inquadrature, creando decine di versioni di ogni elemento e lavorando su diverse fasi", hanno spiegato Nogales e Rubio. "Ha comportato il più grande dispiegamento di risorse che avessimo mai intrapreso finora".

Questa particolare sequenza ha richiesto innumerevoli ore di simulazioni, rendering, tecnologie di motion capture, scansioni di navi, luoghi e personaggi, oltre ad animazioni e color correction. "La battaglia navale è stata la prima cosa su cui abbiamo iniziato e l'ultima che abbiamo finito, ma è stata anche la sequenza più soddisfacente per Twin Pines come studio VFX", ha aggiunto la coppia.

Questo progetto è arrivato allo studio in seguito all'espansione della sua sede che ha incluso un'importante revisione dell'infrastruttura della pipeline e l'espansione della sua squadra di artisti; la crescita dello studio ha incluso anche la vittoria di un premio Goya per i migliori effetti speciali nel 2021 per il suo lavoro su Akelarre, diretto da Pablo Agüero. "Dal punto di vista dei VFX, riuscire a dare vita alle complicate scene richieste da La Fortuna è stata un'esperienza incredibile", concludono Rubio e Nogales. "Abbiamo affrontato con successo sfide che erano al livello dei più grandi studios del mondo in un progetto di alto profilo internazionale".



04.02.2022 # 5896

Francesco Pontolillo //

Come l'approccio unico di Chloé Zhao a "Eternals" ha influenzato gli effetti visivi del film

Il nuovo film della Marvel mostra una estetica molto diversa della fotografia, rispetto ai prequel, da cosa dipende?

Marvel's "Eternals" sembra completamente diverso da ogni altra uscita dei Marvel Studios, e molto di ciò ha a che fare con l'approccio unico della scrittrice-regista Chloé Zhao al materiale filmico. In gran parte dei casi, la regista ha optato, al posto dei green screen, per location naturali, preferendo una illuminazione esterna, e un approccio generalmente più filosofico alla rappresentazione e ai personaggi, cosa che manca generalmente alle altre produzioni dei Marvel Studios. Guardando cinque minuti qualsiasi di Eternals, potrete dire quanto appaia unico - sia nell'ecosistema dei Marvel Studios che nel cinema dei grandi budget in generale.

Questo approccio si avverte anche negli effetti visivi, che in qualche modo hanno anche una consistenza più "terrena". Il supervisore VFX di "Eternals", Stephane Ceretti, e Matt Aitken, supervisore VFX digitale della WETA (in precedenza ha supervisionato la battaglia finale di un piccolo film chiamato "Avengers: Endgame") ci parlano di come l'approccio di Zhao abbia plasmato gli effetti visivi.

“La regista -spiega Ceretti- voleva realizzare il film nel modo in cui realizza i  piccoli film indie. Voleva girarlo con una sola telecamera, per lo più in location. Voleva girarlo al momento giusto della giornata, così abbiamo dovuto aspettare e giocare sempre con la luce, il vento, le nuvole e tutto il resto. Anche in post-produzione, è stata molto coinvolta nel processo di progettazione di ogni singola parte del film. C’è stata una discussione molto profonda su ogni elemento che abbiamo aggiunto digitalmente al film. Era molto, molto coinvolta.

Questo approccio ha reso il processo di creazione dei VFX più complicato da un verso: "Avere a che fare con una luce sempre diversa, per esempio, non è facile per noi perché ogni scatto è fatto su misura. Di solito solitamente già accade, ma con un certo margine di riutilizzo. A questo livello è stato invece piuttosto stancante, non abbiamo riutilizzato quasi nulla. Inoltre, non potendo portare tutta l'attrezzatura di cui abbiamo bisogno necessariamente sul posto, o il lavoro di costruzione del lighting che di solito avremmo scelto, il tutto è risultato un po' più impegnativo.



Making of di Eternals, dove si possono aprezzare i rig delle camere e l'impostazione della fotografia

Ma alla fine, la tecnologia è progredita così tanto che ora possiamo affrontare anche questo genere di richieste, cose che forse non avremmo potuto affrontare anni fa. Ora siamo più flessibili in questo senso. Volevamo davvero servire Chloe non solo legandoci con le nostre reciproche visioni, ma anche con il nostro processo. Era importante per noi non prendere il sopravvento e impedirle di fare ciò che voleva.

Sintetizzando il tutto, la WETA ha lavorato alla battaglia del terzo atto del film, la grande battaglia tra i diversi Eterni sulla spiaggia ed il villain “Kro” . Necessariamente, come sempre con queste scene di battaglie, c'è una componente che viene creata dopo le riprese, attraverso la post-vis,  l'animazione, e tutte le riprese in CGI.

“In questo senso, avevamo una sfida in più, che era quella di essere in grado di realizzarle in un modo in cui le persone si sentissero ancora avvolte nelle location naturali e selvagge che sebbene incredibili, risultano realistiche. Le riprese sono state girate solo con luce naturale. Nessuno dei nostri soliti “trick” in termini non solo di illuminazione estetica dei personaggi, ma di lens flares e di angoli di visuale sulla telecamera è stato utilizzato per le riprese in-set. Ogni scena aveva principalmente luce del cielo, catturata in giorni diversi di riprese. Per cui abbiamo dovuto rilavorare ad ogni scena, riconsiderando sempre luci ed effetti rispetto alle nuove condizioni di luce. In questo modo però l’aspetto generale del film risulta complessivamente più autentico e veritiero.”

Una nuova tendenza stiista questa, che avvicina molto Eternals ad un altro colossal hollywoodiano, "Dune", dove Il regista Villeneuve ha optato per le stesse caratteristiche fotografiche: Incredibile ma realistico.

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