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04.01.2022 # 5886

Francesco Pontolillo //

Visita gratuitamente impossibili mostre in 3D grazie a Google Pocket Galleries.

L'intera serie di Pocket Gallery di Google ora è disponibile a chiunque sul web.


Il team Arts & Culture di Google ha lanciato le funzionalità di "Pocket Gallery" nel 2018 per consentire a tutti utenti di smartphone capaci di visualizzare contenuti in AR, di guardare opere d'arte di artisti come Johannes Vermeer, per la prima volta nella storia, compresi pezzi che di solito sono inaccessibili pubblicamente, direttamente da casa. Oggi, il team ha annunciato che sta rendendo l'intera serie di Pocket Gallery disponibile a chiunque sul web.

L'obiettivo originale dell'azienda con Pocket Galleries era quello di portare digitalmente mostre mai viste prima direttamente agli utenti in un formato 3D. La nuova espansione web permetterà ora di poter visualizzare nuove mostre e collezioni d’arte direttamente su desktop e su smartphone, indipendentemente che abbiano o meno, capacità AR, portando ancora più visibilità alle mostre.

"Basta aprire il tuo browser, da dispositivo che preferisci, per scoprire tutte le nostre Pocket Galleries in 3D. Partecipate ad un tour dell’arte di tutto il mondo, andate a fare speleologia tra alcuni dei più antichi dipinti conosciuti dall'uomo alla Grotta Chauvet, meravigliatevi delle scene in miniatura dell'antica India, o scoprite l'uomo delle contraddizioni in Klimt contro Klimt", ha detto Joe Shepherd, il product manager associato di Google Arts & Culture, in un post sul blog ufficiale del progetto.


L’interfaccia immersa di Pocket Gallery, pensata originariamente per il visore in AR, ma utilizzabile adesso da ogni dispositivo mobile e fisso

Gli utenti sono ora in grado di leggere la storia di alcuni manufatti ed esaminare da vicino dettagli specifici di diverse opere d'arte. In alcune gallerie, un tour audio guiderà gli utenti attraverso i punti salienti delle mostre per offrire un contesto storico e altri dettagli.

Google sta anche introducendo una nuova mostra alla collezione, in collaborazione con la Réunion des musées nationaux - Grand Palais in Francia. Gli utenti possono ora fare una visita guidata virtuale per scoprire "storie marittime, paesaggi tempestosi e rive avvolte dalla luce". La mostra comprende 40 capolavori marini provenienti dalle collezioni del Palazzo di Versailles, del Louvre e di altri importanti musei europei.

Google non è l'unica azienda tecnologica a creare AR e rendering 3D di opere storiche. Per esempio, Apple ha recentemente reso 3D la Statua della Libertà e la Royal Albert Hall, nella loro app per dispositivi Apple, Maps. Gli utenti di iPhone possono anche entrare nelle principali città per visite guidate a piedi, in AR.

Esempio di integrata a spiegazione delle opere

"Speriamo che vi piacerà scoprire i misteri del mare attraverso la nostra ultima galleria, e sperimentare la nostra collezione completa di curiosità culturali e artistiche, dalla nuova prospettiva che vi permetterà di avere Pocket Galleries", ha detto Shepherd.

Gli amanti dell'arte possono vedere musei e opere d'arte che forse non hanno mai avuto la possibilità di vedere prima. Basta andare sul sito Google di Arts and Culture e cliccare su una collezione o un museo. Google cura una selezione di mostre per gli utenti da vedere ogni giorno, situata nella parte superiore della pagina. 
Scorrete verso il basso per vedere l'argomento del giorno, oppure continuate a scendere per una selezione di musei. 
L'utente può anche cercare una collezione specifica e la maggior parte delle opere d'arte e delle mostre sono presenti sia nella vista AR, che nella vista classica. 

Per vedere le mostre delle Pocket Galleries, potete visitare il sito web di Google Arts & Culture o scaricare l'app Google Arts & Culture per Android o iOS: https://artsandculture.google.com

02.01.2022 # 5881

Francesco Pontolillo //

Heron Preston crea con un marchio tecnologico emergente la sneaker del futuro, interamente stampate in 3D.

Le grandi marche sportive come Adidas, Nike e New Balance ora hanno un nuovo avversario.

Il designer Heron Preston è qui per sconvolgere il gioco, con delle scarpe interamente stampate in 3D. Lo stilista è ben noto per le sue creazioni d'avanguardia e per il suo marchio omonimo Heron, ed ora è entrato nel mondo delle calzature con le sue sneakers HERON01.

La Heron01, prodotta da Zellerfield, sta cercando di sconvolgere l'industria calzaturiera introducendo una nuova era per la produzione di calzature, in quanto ogni scarpa dell'azienda è realizzata senza grandi macchinari e catene di approvvigionamento, e può anche essere riciclata da Zellerfeld per creare nuovo materiale per nuove scarpe.

In precedenza, Adidas, New Balance e Nike si sono avventurate nella produzione additiva di scarpe. Adidas ha collaborato con Carbon per stampare in 3D le intersuole della loro linea 4DFWD, New Balance ha collaborato con Formlabs per rinnovare le loro scarpe classiche, e Nike ha progettato una scarpa con la velocista olimpica giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce. 

Ciò che però distingue la HERON01 dal resto del mercato è che si dice che sia la prima ad essere stata interamente stampata in 3D, senza cuciture, colla o altri punti deboli, spiegano Preston e Zellerfeld, ed è stata stampata utilizzando varie strutture interne che creano nuovi livelli di vestibilità, ammortizzazione e traspirabilità.

L'eliminazione di colle e materiali tossici rende la scarpa completamente riciclabile, che Zellerfeld realizza in un sistema a ciclo chiuso che trasforma il materiale delle scarpe vecchie in scarpe nuove.
Ecco come si presenta la calzatura appena uscita dal processo di stampa 3D


Zellerfeld ha portato avanti la ricerca e lo sviluppo della sua scarpa stampata in 3D dalla sua fondazione nel 2015 da un gruppo di studenti di ingegneria. La HERON01 è la prima incursione dell'azienda nelle calzature di moda, con cui il designer Heron Preston sta incanalando il suo ethos di design in un concetto più alto di innovazione attraverso la tecnologia e la circolarità.

La collaborazione tra Heron Preston e Zellerfeld rappresenta una collisione tra tecnologia esplorativa, design e moda, per fornire una nuova prospettiva su come le calzature potrebbero essere progettate, sviluppate e stampate attraverso la lente della collaborazione e dell'innovazione.

"La Heron01 è solo l'inizio - con la produzione additiva, il potenziale è illimitato", ha detto Heron Preston in una dichiarazione. "Sono stato in grado di progettare e stampare prototipi funzionali e in continua evoluzione in ore - con la produzione tradizionale, questo avrebbe richiesto mesi. Non vedo l'ora di stampare altre scarpe e aggiornamenti".

La Heron01 è stata ispirata dai dettagli fisici dell’airone e presenta scaglie stampate e texture che si possono trovare sulle sue zampe, con elementi della suola che suggeriscono la forma dell'artiglio di uccello. 

I ritagli bassi alla caviglia rendono la scarpa facile da indossare e da togliere, mentre le ispirazioni “workwear” tipiche della firma di Heron Preston sono state inserite sulla scarpa attraverso la suola spessa e gli elementi di scalanature sulla stessa, che le donano un aspetto unico. Il risultato è qualcosa che sembra preistorico e futuristico allo stesso tempo - soprattutto nella colorazione arancione che fa cenno al colore della firma di Preston.

È  interessante notare come la scarpa sia nata dopo che Heron Preston abbia visto un primo prototipo di una scarpa stampata in 3D da Zellerfeld. Da lì, le conversazioni su WhatsApp hanno portato a una collaborazione che "ha esplorato idee di design al di là del tradizionale linguaggio di design delle calzature che è spesso limitato e simile a causa dei metodi di costruzione".

Cornelius Schmitt, amministratore delegato di Zellerfeld, ha aggiunto: "Heron è un designer davvero ispiratore, e la stampa 3D permetterà a visionari come lui di rimodellare le calzature per il meglio".

La Heron01 afferma anche di aver creato la "migliore scarpa possibile" senza costi o tempi aggiuntivi, in quanto ogni scarpa può essere stampata in misure standard, così come essere adattata su misura a qualsiasi piede utilizzando un iPhone per una scansione del piede.

Il lancio beta della sneaker Heron01 è stata inizialmente disponibile esclusivamente su StockX in tre varianti di colore come parte della "Campagna per una causa" a favore di Global March, un'organizzazione di beneficenza che combatte il lavoro minorile nelle catene di approvvigionamento. I clienti interessati ad aggiudicarsi un paio di Heron01 potevano partecipare alla lotteria su StockX per 10 dollari in modo da avere la possibilità di vincerne un paio

I vincitori infatti hanno ottenuto un accesso esclusivo al programma beta di Zellerfeld, che permetterà loro di indossare le Heron01 realizzate con materiali completamente riciclabili prima di scambiarle, farle ristampare e aggiornarle a una versione più recente dopo la beta. Tutti i prossimi membri del programma beta avranno diritto a un aggiornamento gratuito in futuro, aggiunge Zellerfeld.

Il processo di creazione e ideazione della Heron01 spiegato dal suo stesso Designer

13.12.2021 # 5853

Francesco Pontolillo //

Procreate 5.2 è uscito da poco, ma le sue opzioni di 3d stanno già strabiliando la rete

Con il nuovo aggiornamento di Procreate 5.2 finalmente arrivato, il vostro iPad ha un nuovo mondo da offrirvi.

Tra le tante novità rivelate durante l’ultimo evento di Apple, potreste non aver notato il primo assaggio del nuovo aggiornamento di Procreate per iPad. La versione 5.2 di Procreate è destinata a fare finalmente pieno uso del chip M1 del nuovo iPad Pro... ma è una caratteristica in particolare sta catturando l'attenzione di molti artisti digitali.

Con il nuovo aggiornamento di Procreate 5.2 finalmente arrivato, il vostro iPad ha un nuovo mondo da offrirvi.
Come principale alternativa d’uso, per comodità, facilità e prezzo, a Photoshop per iPad, Procreate è già uno strumento brillante per gli artisti digitali. Ma con le prestazioni promesse dal primo tablet Apple con chip M1, sta per diventare ancora migliore.

Secondo un comunicato stampa di Savage Interactive, la casa sviluppatrice dell'app per iPad, il chip M1 permette a Procreate 5.2 di essere fino a quattro volte più veloce. Include anche caratteristiche avanzate di accessibilità come controlli touch semplificati, feedback audio e dimensioni dei caratteri regolabili.

Ma è la nuova funzione di 3D painting che ha fatto smuovere la rete. Con la capacità di importare oggetti 3D come una tela, il 3D Painting permette agli artisti di dipingere in digitale su qualsiasi superficie, in qualsiasi angolo. E con l'aiuto di AR, gli artisti digitali saranno anche in grado di visualizzare il loro lavoro 3D, nel mondo reale.

Sì, potrebbe sembrare qualcosa dal futuro, ma la pittura su oggetti 3D è già realizzabile su iPad. Un’altra buona notizia è che il team di Procreate ha annunciato su Twitter di non aver intenzione di mantenere il 3D painting come feature esclusiva per gli ultimi modelli di iPad. In altre parole, qualsiasi iPad (sia pur con la dovuta schiera di requisiti tecnici) avrà possibilità di accesso alla funzione. Inoltre Savage Interactive, mantenendo le promesse iniziali, ha recentemente rilasciato l’aggiornamento in formato gratuito per i già utenti di Procreate.

Ma le novità dell’aggiornamento 5.2 di Procreate non finiscono qui. Insieme al 3D painting ed all’Augmented reality sono state integrate tutta una serie di ulteriori funzioni legate appunto alla pittura digitale dei nostri modelli.
 Una delle caratteristiche principali di questo aggiornamento di Procreate sono l'aggiunta dell'illuminazione 3D e delle impostazioni di scelta di environment, aspetti fondamentali definire l'ambiente in cui i modelli 3D saranno virtualmente collocati.

L'illuminazione 3D e l’environment simil-HDR sono tecniche di computer grafica storiche, che si possono utilizzare per definire una resa realistica degli oggetti 3D. La funzione di queste impostazioni è quella di ricreare un ambiente virtuale basato su una luce personalizzabile che può ricreare non solo la luce del sole ma anche altre condizioni di illuminazione artificiale. Essi interagiscono con gli oggetti 3D e le loro superfici e texture riflettendo e assorbendo la luce, in maniera diversa a seconda delle proprietà dell’oggetto,

Di solito, questi ambienti in Procreate funzionano in combinazione con fonti di luce sapientemente posizionate per creare un'interazione dall'aspetto naturale con il vostro oggetto 3D. I registi e gli artisti del 3d usano già queste tecniche con altri software per aggiungere proprietà visive realistiche di illuminazione agli oggetti 3D e per impostare un'atmosfera generale coerente con il mondo che li circonda.

L’app include una manciata di ambienti predefiniti, e ognuno di essi interagisce con l'oggetto in modo diverso. È possibile quindi ottenere effetti di integrazione tra luce, ambienti e modelli simili a quelli di renderer in tempo reale come Unreal-Engine, sebbene ovviamente con la stessa resa finale.


Una volta finito, l’artista potrà effettuare una animazione in turntable del modello, tale da far vedere nel dettaglio il risultato finale del processo di 3d painting oppure potrà esportare il suo modello, con le relative textures, in formato USDZ o OBJ+PNG, così da poter fare di Procreate uno strumento interconnesso con gli altri software di grafica 3D!

Se non siete già possessori di procreate potete comprare la versione integrale (non esistono abbonamenti) a solo 9,99! Un prezzo ridicolo per il potenziale immenso di Procreate, che con queste ultime integrazioni si rende un partner ideale anche per tutti i grafici 3D!




09.12.2021 # 5851

Francesco Pontolillo //

La serie Arcane di Netflix legata a League of Legend è un esempio di Animazione perfetta.

Centottanta milioni di persone hanno giocato al gioco multiplayer online di Riot Games

È chiaramente il soggetto ideale, con un pubblico grande e devoto, ad attirare l’attenzione di molte grandi compagnie americane. Il merchandising si spreca, dalla gadgetistica alle guide per principianti, per non parlare poi dell’impegno in prima persona dei fan, nel diffonderne la fama, con tutti i canali di streaming, i video di “How-to”, i pro e i contro e altro ancora.
Era chiaro che ben presto anche i canali narrativi del mondo di LoL sarebbe stati destinati a cambiare, fino a giungere, come possiamo apprezzare su Netflix, ad una serie animata vera e propria: Arcane, la prima serie TV spin-off del gioco, che ha debuttato i suoi episodi finali nel fine settimana .

Se avete rimandato la visione di Arcane di Netflix perché non siete videogiocatori oppure non amate League of Legends, mettete da parte i vostri pensieri e fiondatevi sul vostro account: vi state perdendo un lavoro di animazione impressionante.
Può venir facile pensare che questo sia solo il prodotto di un merchandising che vuole sfruttare l’onda del successo del gioco in varie forme, ma in realtà lo sviluppo della serie animata è iniziato sei anni fa, prima della recente ondata di servizi di streaming che ha incluso Disney+ e altro ancora. A quel tempo, anche Netflix, era solo un paio d'anni che iniziava a creare i suoi contenuti originali.

"Volevamo fare qualcosa di più importante con i personaggi che il nostro pubblico conosce ma andare più a fondo nella storia e nel mondo del gioco", ha detto Christian Linke, il produttore di "Arcane" e direttore creativo di Riot. "Volevamo trovare noi stessi le risposte su come raccontare una storia grande e fresca. Stavamo costruendo il progetto da zero".
 Per farlo, Riot ha collaborato con la casa di produzione francese Fortiche per realizzare la serie animata, un prequel che racconta le origini di alcuni dei personaggi di "League". Dopo anni di sviluppo, Netflix, notandone il potenziale, è arrivato a coprire il lato della distribuzione finale.



Trailer ufficiale di Arcane - in onda su Netflix


Mentre la trama estremamente oscura e i personaggi consolidati della serie sono una grande attrazione, l'animazione della serie vale da sola il viaggio: è sia minuziosamente dipinta a mano che animata al computer, venendo infine tutto incorniciato da una meticolosa cinematografia.

"In una tipica produzione 3D, ogni elemento, dai personaggi allo sfondo, è modellato in 3D", ha spiegato a Mashable Barthelemy Maunoury, direttore dell'animazione di Fortiche per Arcane.
"Su Arcane, è leggermente diverso - gli sfondi sono dipinti digitalmente a mano e la texture dei personaggi è realizzata per ottenere quell'aspetto grafico che si adatta all'ambiente. Usiamo anche principalmente l'animazione 2D per gli effetti (esplosioni, lacrime, fumo...) per rafforzare l'aspetto "dipinto a mano". Nei dettagli è leggermente più complicato, ma è più o meno così che si finisce per ottenere qualcosa che sembra un'illustrazione”.

"Abbiamo lavorato a stretto contatto con Riot per assicurarci che la potenza e l’originalità del loro titolo fossero rispettate. Detto questo, l'animazione è un mezzo diverso dai videogiochi, quindi abbiamo anche dovuto adattare l'animazione dei personaggi e creare il nostro stile", ha detto Maunoury.
"Il nostro obiettivo era quello di trovare un buon equilibrio tra realismo e stile 'cartoon'. Poiché i nostri personaggi hanno proporzioni semi-realistiche, devono muoversi e comportarsi in modo realistico con peso e una solida meccanica del corpo. Ma per mantenere il fascino ed evitare qualsiasi effetto uncanny valley, abbiamo anche dovuto utilizzare le tecniche di animazione tradizionali. Ecco perché non abbiamo utilizzato il mocap (motion capture) ma solo l'animazione via keyframe che ci permette di controllare la performance recitativa e l'estetica".

Il gigante dello streaming si è interessato molto ai videogiochi di recente. Sta realizzando infatti serie live-action di "Resident Evil" e "Assassin's Creed" ed ha appena lanciato un servizio legato ai videogiochi mobile come parte del suo servizio insieme ai suoi film e spettacoli televisivi, proprio partendo con LOL: un gioco intitolato "League of Legend :Hextech Mayhem", sarà presto disponibile per gli abbonati a Netflix.

Gli adattamenti dei giochi non sono nuovi a Hollywood, ma sono stati in gran parte realtà filmiche dall'uscita infelice. Per molti di essi la critica  del grande pubblico ne ha definito l'insuccesso.

Nonostante questo, però, a breve il mercata assisterà all'uscita di una sfilza di adattamenti televisivi di giochi di alto profilo: una serie per  “The Last of Us” è in lavorazione alla HBO; "Halo" è in arrivo alla Paramount+ il prossimo anno; una serie basata sul videogame post-apocalittico “Fallout" è in sviluppo presso Amazon; e altro ancora.

Ma allora come mai nonostante il poco successo degli adattamenti si continuano a realizzare trasposizioni filmiche?

"Giochiamo ai nostri giochi preferiti per centinaia di ore", ha detto Christian Linke, co-produttore della serie. "I film spesso non rendono giustizia all'esperienza quando ci si attacca a quel mondo solo per due ore".

Nel caso di "Arcane," invece sono sei gli episodi usciti fino ad ora, con  circa 40 minuti ciascuno di durata. I tre episodi finali sono usciti su Netflix sabato.

Si tratta di una strategia insolita per la N rossa, che di solito lancia intere stagioni di spettacoli in una sola volta sotto il suo modello di binge-watching. Ma Riot ha voluto separare le uscite in settimanali di tre episodi in modo che i fan potessero impegnarsi meglio con i contenuti in-game legati alla serie.

Una nuova strategia quindi, basata sia sulla durata che sulla temporizzazione delle uscite in relazione agli eventi del gioco.



La strategia ha apparentemente pagato. "Arcane" è stata la seconda serie TV in lingua inglese più vista su Netflix nella settimana dall'8 al 14 novembre, con 34,17 milioni di ore di visione.

La scorsa settimana, Netflix ha annunciato di aver rinnovato lo show per una seconda stagione.

Con il successo di "Arcane", Riot non ha ancora finito di narrare il mondo di "League of Legends" o le sue altre IP come il gioco sparatutto in prima persona "Valorant".  

"Arcane" è la rampa di lancio per quello che credo saranno molte altre storie", ha detto Spenley. "Abbiamo intenzione di raddoppiare il nostro impegno con Fortiche nella costruzione di storie nello stile visivo di 'Arcane'. Stiamo esplorando progetti live-action e parlando con scrittori e produttori. Siamo solo all'inizio del percorso che vogliamo intraprendere.”

07.12.2021 # 5850

Francesco Pontolillo //

Unity: con Weta cambia il futuro della realtà virtuale

L’inaspettata acquisizione di Weta da parte di Unity potrebbe cambiare per sempre il futuro della realtà virtuale.

Unity, l'azienda tecnologica il cui “Game Engine” da vita ad innumerevoli videogiochi per console e mobile, nonchè progetti di realtà virtuale, ha stipulato un accordo definitivo per acquisire gli strumenti, la pipeline, la tecnologia e il talento ingegneristico di Weta Digital.

L'inaspettata acquisizione da parte di Unity dell'azienda di Peter Jackson e Fran Walsh ha un valore stimato di 1,625 miliardi di dollari. Ci si aspetta che si porterà a compimento durante il quarto trimestre 2021 di Unity.

Perché Unity sta acquisendo la divisione tech di una società di vfx? La risposta è il metaverso, naturalmente. È la parola d'ordine più importante dell'industria dell'animazione nel 2021, e aziende come Facebook, Microsoft e Nvidia hanno fatto grandi annunci sulle loro ambizioni metaverse nelle ultime settimane. (Curiosamente, poche di queste aziende stanno discutendo il metaverso in termini di animazione, anche se trasformare gli esseri umani in personaggi animati, o "avatar digitali", come dicono loro, è la loro ambizione chiave). L'obiettivo finale di Unity è quello di rendere gli strumenti di effetti visivi di Weta disponibili ai creatori e agli artisti di tutto il mondo e "abilitare la prossima generazione di creatività RT3D (3D in tempo reale) e plasmare il futuro del metaverso".

Le dozzine di strumenti grafici e vfx proprietari di Weta Digital si uniranno alle “Create Solutions” di Unity. Questi strumenti, che includono “Manuka”, “Lumberjack”, “Loki”, “Koru”, “Squid”, “Barbershop”, “HighDef”, e “CityBuilder”, sono utilizzati per la cattura e la manipolazione del viso, la modellazione anatomica, la simulazione avanzata e la deformazione degli oggetti in movimento, la modellazione procedurale di capelli e pellicce, tra gli altri processi. Gli strumenti saranno disponibili ai "Creators" per l'uso in tempo reale attraverso un modello di abbonamento SaaS (software as a service) basato sul cloud.

Weta continuerà  comunque a produrre vfx per progetti cinematografici e televisivi. Lo studio di VFX, che ha creato effetti per film come Avatar, Game of Thrones, Planet of the Apes, Lord of the Rings e Wonder Woman, continuerà ad esistere come entità indipendente nota come WetaFX e si prevede che diventerà il più grande cliente di Unity nel settore dei media e dell'intrattenimento. WetaFX sarà ancora sotto la proprietà di maggioranza di Jackson e guidata dal CEO Prem Akkaraju.

La weta inoltre intende anche immergersi nel mondo dell’animazione. La società ha annunciato l'anno scorso i piani per iniziare a produrre contenuti animati originali e attualmente ha tre film in sviluppo. L'accordo Unity rafforza la posizione finanziaria di Weta e permette alla società di mantenere potenzialmente una quota di proprietà nella sua IP originale piuttosto che consegnare i progetti ad un altro studio oppure ad una compagnia di  streaming (come Netflix, che al momento sta anch'essa facendo incetta di aziende di VFX). Akkaraju ha suggerito questa possibilità in un'intervista con Indiewire dicendo che, "Mantenere i diritti sul software e l'IP (la proprietà intellettuale delle opere filmiche) e andare davanti agli streamer con la co-proprietà corrisponde alla visione dei prossimi nostri accordi commerciali.”

Cosa sta comprando esattamente Unity da Weta quindi? Unity acquisirà il "talento ingegneristico di classe mondiale" di Weta, che consiste di 275 ingegneri; decine di strumenti; una piattaforma di dati fondamentale per la creazione di arte 3D interoperabile; e una libreria di migliaia di risorse, comprese quelle dei prossimi progetti WetaFX. Joe Marks, Weta chief technology officer, si unirà a Unity come chief technology officer di Weta Digital.
Ai dipendenti di Weta Digital, spetterà parte della fortuna della cifra dell’accordo: è stato detto che riceveranno una settimana di stipendio per ogni anno di lavoro continuo presso la società, secondo un articolo su Stuff. Alcuni veterani chiave dello staff dovrebbero ricevere bonus ancora maggiori, fino a 140.000 dollari.



Per Unity questa acquisizione rappresenta una svolta senza precedenti, data dalle dozzine di strumenti che Weta apporterà alla sua piattaforma digitale, tutti basati su una singola pipeline unificata. Da solo, ogni strumento precedentemente citato è potente, ma visti come un'unica piattaforma completa, essa rappresenterà un salto quantico nella nostra capacità di rendere facile, per gli artisti, dare vita alla loro immaginazione e lavorare in sinergia come mai prima", dice Marc Whitten, senior vice president e general manager di Unity Create. La società aggiunge inoltre:

Unity e Weta Digital stanno potenziando gli sviluppatori di videogame, gli artisti 3D e potenzialmente milioni di creatori e di consumatori con strumenti di creazione di contenuti altamente sofisticati e un modello di abbonamento Software as a Service (SaaS) basato sul cloud. Spostando questi strumenti ad alta fedeltà e le risorse nel cloud, Unity e Weta Digital apriranno nuove possibilità per i creatori di utilizzare una piattaforma che già conoscono e amano, ottenendo nel contempo l'accesso a strumenti incredibilmente potenti, blocchi di costruzione procedurali e contenuti scalabili. I creatori avranno il potere di migliorare i processi di creazione e semplificare la produzione, con risultati stabili e prevedibili che si avvicinano alla perfezione, mentre contemporaneamente costruiscono la loro parte del metaverso.

Futuro distopico o futuro ricco di possibilità per il virtuale? Le mosse di questa partita di scacchi stanno già venendo eseguite.

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