Fresco fresco di conclusione, If! Italians Festival ha salutato tutti con la premiazione annuale dell’Art Directors Club Italiano alla migliore creatività.
Non è stata una premiazione ricca di sorprese, nel senso che sul podio sono saliti alcuni tra i progetti più belli che si erano visti.
Il vincitore (meritatissimo) annunciato dell’Oro Cyber/Branded Content è stato il Ceres Facebook Posting Plan di BCube, che è già un caso di studio e una best practice riconosciuta.
È la prima volta che un piano editoriale e una strategia social si aggiudicano un Grand Prix.
Segno dei tempi?
 


Sì, certo. Prova ne è l’altro Grand Prix, categoria Film/Craft/Branded Content, che è stato assegnato a Ogilvy & Mather, con il video Papà, viralissima inversione di tendenza per Wind, che grazie a Dio dimentica per un attimo le cialtronerie e parla dritto al cuore.
Non a caso si aggiudica anche l’oro per la categoria Best Use of YouTube in ex aequo con Italy, The Extraordinary Commonplace realizzata da Leo Burnett.
 

 


Gli ori consegnati sono stati 19 in tutto. A breve potremo leggerne l’elenco sul sito dell’ADCI.

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Io sono una che rimanda le cose che non vorrebbe fare, ma soprattutto quelle che vorrebbe fare. Mi faccio prendere dal senso di colpa, sapendo che ho impegni da portare a termine e non mi concedo piccoli compiti che invece mi farebbero star bene.
Procrastino.
Ecco, l’ho detto.
E ovviamente la procrastinazione è un generatore di ansia che non si ferma mai.
Quando alla JWT di Londra hanno ideato questo commercial per HBSC,  probabilmente volevano suscitare emozioni opposte, promuovere nuove abitudini più produttive e dare una bella spinta a chi è in bilico, sul punto di abbandonare un’iniziativa che invece avrebbe belle prospettive.
 


Advertising Agency: JWT, London, UK
Global Creative Director: Axel Chaldecott
Creative: Richard Hol


Nulla da dire, è un commercial carino, che cita Willy Wonka (forse la versione vecchia più che quella di Tim Burton), e già per questo potrei affezionarmici.
Il problema vero è un altro e ha nome e cognome: si chiama John Kelly e qualche anno fa fece questo bellissimo video.
Da allora, per me, procrastinare è un lusso in cui crogiolarmi di tanto in tanto.
 

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Io rimango sempre conquistata dai creativi che riescono a parlare con leggerezza e umorismo di argomenti importanti. Trovo che facciano bene sia al prodotto/causa che alla professione.
Dimostrano che non è necessario essere patetici, usare trasandatissimi luoghi comuni e continuare a mistificare la realtà raccontando mondi paralleli in cui le cose sono tutte bianche o tutte nere.
Questa campagna multisoggetto di  KBS+ per AdoptUSKids è uno di questi casi felici: il tema della genitorialità, che certamente può spaventare chi vorrebbe essere il perfetto papà o la mamma ideale, viene affrontato con leggerezza, mostrando che il punto fondamentale non è sapere sempre cosa fare o dire, ma essere partecipe, affrontare con onestà e amore i problemi quotidiani.
Chapeau!
 

 



Advertising Agency: KBS+, USA
Co-Chief Creative Officers: Dan Kelleher, Jonathan Mackler
Executive Creative Director: Jon Goldberg
Senior Art Director: Jessica Mottola
Copywriter: Lauren Finn

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Non parlare al telefono, non fumare, non scegliere musica su Spotify, non cercare fazzoletti, gomme, monete insomma non fare nulla che possa distrarti mentre stai guidando!
Secondo una ricerca, quando in macchina ci sono persone amate, i guidatori prestano più attenzione (ma sarà vero??), evitano di correre rischi facendo manovre azzardate, tengono le mani sul volante e non sfanculano il prossimo.
Ergo, se siete in buona compagnia è meno probabile che veniate coinvolti in un incidente.
Chi è che ha interesse, oltre ai vostri cari, a convincervi a guidare con prudenza? Le società di assicurazione, of course.
Questo commercial di Oglivly Paris per Allianz è un esempio di campagna che promuove in modo intelligente la guida sicura, per la precisione un prodotto che dovrebbe renderla tale.
Perché è interessante?
Perché questo tema in genere viene trattato in modo splatter, patetico, pauroso, pescando a piene mani nel senso di colpa, mentre questo è uno dei rari casi in cui è stato fatto uno sforzo per cambiare tono di voce, scegliendo un registro rassicurante.
Advertising Agency: Ogilvy, Paris, France
Executive Creative Director: Baptiste Clinet
Creative Director: Paul Kreitmann
Copywriter: Olivier Le Lostec
Art Director: Clara Noguier

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Uno svolgimento corretto al tema questa campagna di Publicis Dublin, per TG4. Sì, è un canale televisivo ma no, non è quello del telegiornale di Emilio Fede.
Si occupa di entertainment e lo fa in gaelico (oltre che in inglese).
Questa multisoggetto spiega sera per sera il palinsesto con un meccanismo assai usato, ma sempre efficacia per quanto poco immediato.



Advertising Agency: Publicis, Dublin, Ireland
Creative Director: Carol Lambert
Art Director: Leonardo Bartoli
Account Director: Rebecca Clarke
Production Company: Un Mariachi
Copywriters: Peter Dobbyn, Jack Walsh

Anche questa è la campagna di un “emittente” ma questa volta si tratta si tratta di un canale Youtube, quello di Field Day, che raccoglie filmati di persone che cercano di superare limiti (più o meno intelligenti e importanti).
Va da sé che per pubblicizzarsi abbiano scelto un video, che non sarà di quelli proprio intelligenti ma mi ha tenuta là fino alla fine e poi mi ha fatto sorridere.
 


Production Company: 1stAveMachine
Creative Director: Jordan Stone
Director: Bob Partington

Questa invece è una campagna molto carina e secondo me anche efficace per annunciare l’arrivo in Brasile di Bake Off, la famosissima sfida tra pasticceri nata sulla scia di Masterchef. Cosa c’è di veramente convincente? l’evidentissima goduria di tutti coloro che possono finalmente mettere un bicchiere sotto una fontana di cioccolata. Il vero commercial sono gli occhi dei passanti.
 

Advertising Agency: Publicis, Brazil
Creative Director: Bruno Brasil
Art Directors: Anderson Kiss, Daniel Schiavon, Germano Weber, Jean Guelre
Copywriter: Fred Gerodetti
 

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