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Gallery: le pubblicità che celebrano San Valentino
Blog! di Daria La Ragione
Puntuale come ogni anno arriva la festa degli innamorati.
C'è chi è ben contento di celebrarla e chi ne farebbe volentieri a meno. Tra i primi non c'è dubbio alcuno che ci siano le aziende, che approfittano di questa occasione per parlare al cuore (e al portafogli) delle coppie e di chi in coppia non c'è ma vorrebbe esserlo.
La pubblicità festeggia San Valentino sempre con grande entusiasmo, a volte con smielatezza, altre con ironia, qualche volta approfittando dell'attenzione sul tema dell'amore per un discorso più serio e importante.
Ecco una piccola gallery di spot che raccontano tante sfaccettature diverse dell'amore così come lo vede la pubblicità.
Per esempio Wilkinson punta su un'installazione per parlare al cuore delle coppie anzi, più che al cuore, alle guance: siamo a Parigi, è il 2013, e JWT decide di raccontare così l'importanza di dare attenzione alle persone che amiamo: dolce, romantico, spiritoso ma con moderazione.
Meno romantico ma molto più divertente il San Valentino di Gilette Venus, che con queste due campagne torna a parlare di amore e rasoi, ma mostrandoci l'alto del cielo e gli inconvenienti di presentarsi irsute al proprio amore.
L'efficacia della campagna si misura tutta qui: in un dialogo schietto e divertente rivolto alle donne senza bisogno di preamboli.
L'agenzia è la divisione moscovita di Ogilvy & Matter, siamo nel 2011, e queste campagne sono ancora attualissime e divertenti.
Vi ricordiamo infine che San Valentino è la festa degli innamorati, non dei fidanzati. Quindi può festeggiarla chiunque.
Per esempio, chi ama il calcio quest'anno potrà consolarsi come i protagonisti di questo commercial, che ci ricorda che essere single non è triste affatto, ma che se vogliamo un'anima gemella match.com è lì per noi.
Siamo nel 2016, l'agenzia è la francese Buzzman
Molto suggestiva, quasi un pugno nello stomaco questa campagna sociale del 2018, di BBDO Israel, in occasione della festa ebraica dedicata agli innamorati.
Inizia in sordina e sembra il classico commercial con le idee ingenue e delicate dei bambini sull'amore: «come fai a sapere che mamma e papà si amano?» e via risposte divertenti come nella migliore tradizione.
Poi ai bambini fanno da contraltare gli adulti: sono donne, figlie di altre donne che sono state uccise da mariti e compagni, una ogni tre giorni in Israele. In Italia abbiamo coniato un nome, femminicidio, ma è evidente che il problema è tristemente globale. In questo caso sono stati raccolti fiori dalle tombe delle donne uccise dai loro uomini, e sono stati consegnati a membri del parlamento, perché è abbastanza chiaro che il problema richiede una soluzione civile e istituzionale.