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Messaggi, Stories e Gruppi rivoluzioneranno il marketing con i social media?
Superata l’epoca delle grandi community online, ci muoviamo verso una progressiva valorizzazione delle micro comunità, piccoli gruppi che producono micro contenuti, spontanei e deperibili
Osservando alcune delle funzionalità introdotte di recente su Facebook emerge un quadro piuttosto chiaro della direzione che stanno prendendo relazioni e attività online. Pagamenti via chat, potenziamento di Messenger, marketplace, strumenti per i gruppi e soluzioni per le imprese locali spostano il focus dalle grandi community ai piccoli gruppi, dal globale al locale e dalle grandi produzioni media ai contenuti deperibili.
Pagamenti via Messenger
Per ora in rilascio in Francia e Stati Uniti, si tratta della possibilità di inviare e ricevere denaro direttamente via Messenger, senza lasciare la piattaforma.
Ovviamente la scelta strategica di puntare su Messenger è supportata da dati interessanti. Secondo Facebook:
– i messaggi fanno parte della vita delle persone: l’80% degli adulti (19-64 anni) e il 91% dei teenager (13-18) in tutto il mondo, invia messaggi ogni giorno;
– negli ultimi due anni c’è stato un forte aumento delle comunicazioni via messaggi: tra i primi cinque canali di comunicazione preferiti dalle persone troviamo messaggi (67%), social media (48%), email (47%), video chat (47%) e comunicazione faccia a faccia (38%);
– la varietà dei canali aumenta la soddisfazione nelle relazioni sociali: la possibilità di scegliere tra diversi canali e mezzi di comunicazione rende più semplice la gestione delle relazioni personali.
Qui un’infografica con i risultati dell’indagine
Nuovi strumenti per i gruppi
Si tratta di uno degli ambienti più frequentati online: i gruppi sembrano aver preso il posto dei forum e delle community di qualche anno fa. Una sorta di rete nella rete, una serie di micro clan legati dalla condivisione di interessi, luoghi, professioni o obiettivi. I gruppi sono senza dubbio uno degli aspetti con cui tutte le aziende dovranno confrontarsi.
Sin dal lancio dei gruppi per le pagine (quelli in cui una fan page è amministratore del gruppo) è stata evidente l’importanza che queste micro community stavano acquistando. E di recente una serie di nuove funzionalità e integrazioni sembrano confermare l’ipotesi.
– Messaggi di benvenuto: gli amministratori dei gruppi potranno creare un messaggio di benvenuto, in cui taggare automaticamente tutti i nuovi membri. Il senso di appartenenza alla community è il primo passo per creare e mantenere in vita un gruppo.
– Badges: una piccola icona accanto al nome degli amministratori rende più semplice la loro individuazione. La sicurezza è fondamentale per garantire un ambiente sereno e amichevole.
– Profilo dei membri: di ciascun membro del gruppo sarà possibile visualizzare le informazioni, le attività recenti e i post pubblicati nel gruppo. La trasparenza e l’identità delle persone sono indispensabili per sviluppare relazioni trasparenti e serene.
– Insight e strumenti di controllo: una serie di dati renderanno più semplice l’analisi delle attività del gruppo e, grazie ai suggerimenti di Facebook, il lavoro di moderatori e amministratori sarà semplificato. Inoltre sarà possibile limitare le attività di chi non rispetti le linee guida e le regole di comportamento del gruppo (anche con una sospensione temporanea).
Per iniziare a sviluppare progetti che prevedano il collegamento dei gruppi alle fan page, è utile:
– scrivere una netiquette (regole di comportamento e obiettivi del gruppo) da pubblicare in una nota o in un post bloccato in alto, sempre visibile a nuovi e vecchi membri;
– condividere le linee guida per la gestione di commenti negativi, critiche e crisi più o meno lievi;
– individuare un piano editoriale specifico, tenendo presente che molto spesso la vera difficoltà non sta nel far entrare nuovi membri nel gruppo ma nell’offrire loro un buon motivo per restare.
Stories: il successo del contenuto effimero
Le Stories di Instagram continuano a vivere un momento d’oro. Sarà la semplicità di uso, il desiderio mai soddisfatto delle persone di guardare cosa succede dietro le quinte, la nostra innata tendenza a raccontare storie. Sarà questo o l’effetto tranquillizzante che hanno i contenuti deperibili (addio permanenza del contenuto, viva il diritto all’oblio) fatto sta che le storie, grazie alla loro struttura in micro momenti e alle continue funzionalità messe a disposizione degli user, continuano a crescere.
Tra le novità recenti troviamo:
– le storie multi autore (per amministratori di eventi e gruppi). Un modo intelligente di rendere ancora più forte l’appeal delle storie che negli eventi live trovano il loro senso più profondo;
– la possibilità di guardare e pubblicare storie anche da web mobile, un’ulteriore strumento a disposizione dei creatori di contenuti;
– la pubblicazione delle storie da Instagram alla pagina Facebook. Quest’ultima funzione si sta facendo attendere in Italia e sono ancora pochi gli utenti che riescono a visualizzare lo stream delle stories di Instagram anche su Facebook.
Mentre attendiamo curiosi il rilascio di queste nuove funzionalità ci prepariamo ad integrare vecchi e nuovi strumenti per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi. Sapremo farne buon uso?