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20.09.2021 # 5792
Festival di fotografia PhMuseum Days

Paolo Falasconi //

Festival di fotografia PhMuseum Days

L'evento ambisce a diventare un appuntamento annuale tra i più interessanti del settore

Dal 23 al 26 settembre 2021 si svolgerà presso il Binario Centrale di DumBO in Via Camillo Casarini 19 a Bologna la prima edizione del festival di fotografia PhMuseum Days. L'evento, curato e organizzato da PhMuseum, incubatore di talenti della fotografia, ambisce a diventare un appuntamento annuale tra i più interessanti sul calendario europeo e a fare di Bologna una delle città di riferimento per la fotografia contemporanea.

Il tema scelto è A New Beginning / Un Nuovo Inizio sia perché il festival rappresenta l'alba di una nuova avventura per PhMuseum sia perché sarà un'occasione per ripensare il decennio appena iniziato e come affrontare le importanti sfide che porterà quali uguaglianza, sostenibilità, giustizia sociale, innovazione e tecnologia. La manifestazione sarà un playground per gli addetti ai lavori e un momento di scoperta per chi voglia avvicinarsi alla fotografia e alle arti visive.

Il programma prevede mostre individuali, una installazione collettiva, workshop, revisioni di portfolio, presentazioni e tavole rotonde, proiezioni, performance e uno spazio dedicato all’editoria indipendente.

Per maggiori informazioni e il programma completo:




In copertina © Alejandro Chaskielberg

21.12.2021 # 5861
Festival di fotografia PhMuseum Days

Paolo Falasconi //

Monfest 2022. Le Forme del Tempo.

A Casale Monferrato nasce un nuovo Festival della fotografia diretto da Mariateresa Cerretelli, al debutto dal 25 marzo al 12 giugno prossimi.

A Casale Monferrato nasce un nuovo Festival della fotografia.
MonFest, questo il suo nome, è diretto da Mariateresa Cerretelli e promosso dal Comune di Casale Monferrato con un ampio gruppo di partner pubblici e privati, soprattutto di territorio. Avrà cadenza biennale e l’edizione di debutto è programmata dal 25 marzo al 12 giugno prossimi.
Ambizioni internazionali, forte coinvolgimento del territorio monferrino e confronto tra le arti, rappresentano i maggiori tratti distintivi del nuovo Festival, che manifesta una capacità di programmazione non del tutto usuale, confermata già dalla individuazione dei temi delle prime tre edizioni: nel ’21 l’obiettivo è puntato sulla “Fotografia, il paesaggio e le sue architetture naturali o simboliche”, nel ‘24, il tema è quello della “Fotografia e letteratura”, nel ’26, “Fotografia, tra teatro cinema e danza”.

Sin dal suo debutto, MonFest può contare su “padrini” d’eccezione: gran parte dei protagonisti della critica fotografica nazionale, compresi diversi esponenti delle nuove generazioni. Fotografia certo, ma in base al terzo dei pilastri del Festival, anche arte, architettura, ambiente. Ha valore simbolico che per la sua presentazione ufficiale sia stata scelta la sede di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, importante realtà torinese per sede e nazionale, se non internazionale per il rilevo della sua attività.
Il sottotitolo della edizione di debutto recita ”Le forme del tempo”: “una espressione spirata da Italo Calvino che definiva le città la forma del tempo. Ma che noi – afferma Mariateresa Cerretelli – estendiamo ai paesaggi, alle realtà dei ritratti e alle creatività espresse dai fotografi che saranno qui esposti”.
Ma prima di scorrere il programma, a saltare all’occhio è una scelta peculiare di MonFest: quella di puntare su giovani e donne. Sono stati i ragazzi dell’Istituto Leardi di Casale, ad esempio, a progettare il logo del Festival. Così come i ragazzi delle superiori casalesi saranno i protagonisti delle visite guidate e dei servizi di accoglienza del “loro” Festival. Gli stessi studenti hanno realizzato i ritratti fotografici dei titolari dei negozi e di altre attività di Casale. Sullo stile di Francesco Negri, lo storico fotografo casalese cui idealmente è dedicato il festival. Le immagini campeggeranno nelle vetrine delle attività commerciali, in una originale mostra che si dipana in città.
MonFest sarà anche un Festival al femminile. Mariateresa Cerretelli ha scelto come curatrici per alcune delle mostre di maggior rilievo: Giovanna Calvenzi, Renata Ferri, Elena Ceratti, Daria Carmi. Valentina Vannicola sarà presente con il suo Living Layers. Le signore del Soroptimist hanno deciso di sostenere il progetto dei giovani de Leardi e un secondo progetto rivolto alle donne fotografe inviate a raccontare Storie di Donne.
Questo effervescente clima partecipativo accoglierà gli ospiti del Festival che, com’è prassi, nelle tre giornate ufficiali “occuperà” Casale con incontri, talk, portfoli.

Per giungere alle grandi mostre, che saranno diverse e decisamente di livello. A cominciare da Monferrato, terra senza confini, omaggio a questo magnifico territorio, con immagini, quasi tutte inedite, di Gabriele Basilico. Per volontà di Andrea Elia Zanii curatore di Gabriele Basilico flâneur nelle città (del Monferrato), alle immagini del territorio si aggiungono 4 immagini del Delta del Po, omaggio ad una terra altrettanto fascinosa.
L’alessandrino Vittore Fossati proporrà Il Tanaro a Masio, mostra a cura di Giovanna Calvenzi.
Da Piemonte a Pompei, con Fotografare il Tempo, Pompei e dintorni, immagini di Claudio Sabatino. Questa mostra, a cura di Renata Ferri, sarà accompagnata da un video proiettato in Castello accanto a quello della mostra di Basilico.
Si è già citato Living Layers, lavoro di Valentina Vannicola, progetto di rilettura di uno specifico territorio di Roma. A cura di Maria Teresa Cerretelli. In mostra anche album progetto e plastico in miniatura.
Le spiagge del litorale romagnolo nel silenzio dell’inverno, interpretate da Silvio Canini, sono le protagoniste di Mare di Silenzio, mostra a cura di Elena Ceratti.
Raoul Iacometti, con #homeTOhome, racconta nel Foyer del Teatro casalese, i ballerini di tutto il mondo ritratti con il cellulare nelle loro case in posizioni plastiche durante il lockdown. Mostra a cura di Luciano Bobba.
Non poteva mancare un Omaggio a Francesco Negri, avvocato, Sindaco di Casale Monferrato dal 1881 al 1888, noto soprattutto per la sua attività instancabile di fotografo e di sperimentatore. I suoi esperimenti nel campo della microfotografia, ad esempio, gli consentirono di fotografare, tra gli altri, il bacillo della tubercolosi e di entrare in contatto epistolare con Robert Koch. Questo Omaggio è a cura di Luigi Mantovani.
Nel MonFest grande rilievo hanno anche le sedi: il Castello, il Teatro e la Sinagoga, una delle più belle l’Europa. Ed è in Sinagoga che Lisetta Carmi sarà presente con il suo lavoro incentrato sulla Palestina. Mostra a cura di Daria Carmi.
I soggetti delle fotografie di Ilenio Celoria Fotomorfosi Infernot sono le piccole architetture ipogee scavate nella pietra che, dal 2014, sono state iscritte nella World Heritage List dell’UNESCO nell’ambito de “I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”.
Non poteva rimanere escluso il Duomo cittadino, nel cui nartece Maurizio Galimberti esporrà la rilettura dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci , una tela di 6,20 metri x 1,50 circa.
Le mostra resteranno godibili oltre le giornate del Festival, per un periodo di tre mesi. Naturalmente accompagnate da workshop, letture, portfoli.



Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
Referente Simone Raddi: simone@studioesseci.net

In copertina: Photo © Valentina Vannicola

20.09.2021 # 5791
Festival di fotografia PhMuseum Days

Paolo Falasconi //

Festival della Foto Etica di Lodi 2021

Dal 25 settembre al 24 ottobre 2021, tutti i weekend, Lodi ospiterà la XII^ edizione del Festival di Fotografia Etica.

Tra pochi giorni, precisamente il 25 settembre prossimo, a Lodi si alzerà il sipario sul Festival della Fotografia Etica

Ogni week end, sino al 24 ottobre 2021, si potranno visitare 20 mostre, in sedi espositive al chiuso o all’aperto, spostandosi lungo le vie del centro città a piedi, passeggiando con un unico scopo: affidarsi alla fotografia e scoprire cosa accade nel mondo attraverso l’obiettivo di un narratore.


Il programma si arricchisce, inoltre, di incontri, visite guidate con i fotografi, letture portfolio, presentazioni di libri e attività educational riservate agli studenti delle scuole medie e superiori, sia in presenza sia online, su prenotazione, durante la settimana.

Le mostre, nelle sedi espositive al chiuso, saranno accessibili solo se si è in possesso di biglietto, acquistato on line sul sito del Festival, o in loco, e di green pass - Certificazione verde COVID-19. Le esposizioni all’aperto, saranno gratuite e senza obbligo di certificazione. 


FUJIFILM Italia conferma il proprio sostegno al Festival come official partner, ruolo che ricopre da 8 anni, un impegno preso perchè la fotografia non è solo scatto o tecnica, ma è un linguaggio universale e diretto, un dire che per essere compreso in pieno ha bisogno di mostrarsi. 



Tra i contenuti proposti dal Festival i lavori dei vincitori del World Report Award, di cui FUJIFILM è Award Sponsor: Nicolo' Filippo Rosso con Exodus e Consumed by Grief, Jędrzej Nowicki con The Scars, Daniele Vita con Bagnanti, Jana Mai con The Descendants Of The Wolves presso la sede di Palazzo Barni e Alain Schroeder con Saving Orangutans presso la Cavallerizza.


Nello Spazio Approfondimento, ex Chiesa dell’Angelo, ritornerà dopo 10 anni un maestro del fotogiornalismo mondiale, l’americano Eugene Richards.


Per la sezione Uno Sguardo sul Nuovo Mondo, presso il Palazzo della Provincia, sarà proposto un racconto di diversi fotogiornalisti su La democrazia americana messa alla prova. Una nazione divisa, e Siria: dieci anni di conflitto; invece a Palazzo Barni troverà posto l’iraniano Farshid Tighehsaz con The New Name of Death.


Per il tema No Profit, sarà esposto, presso il cortile della Fondazione Banca Popolare di Lodi, il progetto Baba Yao. The Father Of All promosso dalla Fondazione Fútbol Más e realizzato dal fotografo Sebastian Gil Miranda.

Per le tematiche Corporate for Festival, verrà esposto presso il chiostro del Museo Gorini un delicato progetto firmato da Silvia Amodio dal titolo Io ero, sono, sarò.


Presso Palazzo Modignani si ospiterà una tappa del progetto RESET di Sistema Festival Fotografia, e saranno visionabili i lavori di Francesco Andreoli con (UN)Vaxxed, di Mattia Marzorati con La terra dei buchi, e  Jean-Marc Caimi Valentina Piccinni con Questa terra è la mia terra. Inoltre, sarà esposto un estratto del paper redatto da Benedetta Donato, Lo sguardo lungimirante, progetto vincitore della Call for Paper, parte del progetto RESET. 


Il chiostro del Museo Paolo Gorini sarà la sede dedicata a EMERGENCY con Un ricordo per Gino, attraverso le foto di Giulio Piscitelli realizzate in Afghanistan negli ospedali di Kabul e Lashkar Gah. 


Per lo Spazio Outdoor, presso Giardini pubblici di Lodi, saranno esposte  gratuitamente le mostre A Daring Giraffe Rescue della fotografa americana Ami Vitale e Pandemic Pigeons - A Love Story del fotografo olandese Jasper Doest. Per lo Spazio Freedom ci saranno i lavori di Fiorella Baldisserri e Lorenzo Pesce, uniche due mostre esposte nel vicinissimo Comune di Montanaso Lombardo, all’aperto in Piazza della Spiga. 


Contemporaneamente al Festival si svolgerà FFE – OFF, un circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città, con lo scopo di valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni. 


Fujifilm, da anni, sostiene il diffondersi della cultura dell’immagine creando, ospitando e sostenendo momenti particolari, occasioni ed eventi fisici e on line. 

 

Per il programma del Festival consultare il sito ufficiale:



FESTIVAL DI LODI

22.07.2020 # 5554
Festival di fotografia PhMuseum Days

Paolo Falasconi //

Festival della Foto Etica di Lodi 2020

L’undicesimo anno è, per il Festival della Fotografia Etica di Lodi, il momento di mutare pelle e rinnovarsi.

Copertina: Photo © Chiba Yasuyoshi

Non sarà il solito festival.
L’undicesimo anno è, per il Festival della Fotografia Etica di Lodi, il momento di mutare pelle e rinnovarsi. E succede in un anno, il 2020, in cui molto è cambiato e sta cambiando a livello globale, come raramente è capitato nei tempi moderni.
Sguardi sul nuovo mondo è infatti, e non a caso, la lente attraverso la quale pensare a questa nuova edizione in cui saremo come esploratori appena giunti su terre sconosciute. Il linguaggio attraverso cui conoscere i fatti e le dinamiche del nuovo mondo sarà, come sempre, quello universale della fotografia. Con l’obiettivo di tendere non tanto a un giudizio definitivo sulle cose del mondo, quanto alla comprensione della sua complessità. Magari ponendo il dubbio su opinioni e certezze che avevamo fino a poco prima.
La nuova direzione del Festival mirerà a coinvolgere ancora di più il pubblico, in totale sicurezza e con progetti inediti.

Un traguardo importante.
Lo spazio World Report Award, che ospita le mostre del concorso internazionale del Festival giunto alla sua decima edizione rimane un pilastro portante della manifestazione. Oltre alle consuete categorie Master Award, Spotlight Award, Single Shot Award, Short Story Award e Student Award, quest’anno il premio si arricchisce della sezione Madre Terra Award, che diventerà anche lo spazio tematico del Festival.
Oltre a contenere il lavoro vincitore della categoria, il Madre Terra Award sarà arricchito da altri reportage sul tema e posto all’attenzione del pubblico secondo una nuova formula espositiva: all’aperto, sfruttando gli spazi pubblici della città. La fotografia esce quindi dai palazzi e dalle sedi espositive per incontrare il pubblico nelle strade e nei parchi della città. I vincitori assoluti delle varie categorie del WRA, verranno annunciati il 26 agosto 2020.

Photo: da sinistra in senso orario Gianluca De Bartolo, Miguel Vallebona, McArthur, Francesco Caggese

Il resto delle mostre rimangono permeate dalla visione di temi importanti: la cronaca, appuntamento con i fatti e le storie più importanti dell’ultimo anno; lo Spazio approfondimento, con il reportage relativo a un long term project; lo Spazio no-profit, che dà voce alle organizzazioni umanitarie e ai loro progetti.

Altra importante novità di quest’anno, il coinvolgimento e il sostegno del Comune di Codogno, prima città della zona rossa. Attraverso la collaborazione con Roma Fotografia e il magazine Il Fotografo sarà raccontato l’impatto del virus che ha cambiato il pianeta attraverso storie che offriranno una visione globale e una locale del periodo storico che stiamo vivendo.

Il Festival della Fotografia Etica di Lodi quest’anno conterà anche sul sostegno del Comune di Lodi e amplierà il periodo delle visite dall’ultimo week end di settembre al 25 di ottobre.

Per rispettare le norme sull’assembramento, la biglietteria sarà principalmente online con necessità di prenotazione, mantenendo la vendita di biglietti anche in loco grazie al sostegno dei negozianti locali.

Lodi una città che si amplia nel tempo e nello spazio per raccontare il nuovo mondo.




Ufficio Stampa
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel 049.663499
rif. Simone Raddi gestione2@studioesseci.net

16.06.2020 # 5543
Festival di fotografia PhMuseum Days

Paolo Falasconi //

Cortona on the Move 2020

dall´11 luglio al 27 settembre l´Edizione Speciale del Festival Internazionale di Visual Narratives #COTM2020

Cortona On The Move ritorna!

In realtà come affermano gli organizzatori "non ce ne siamo mai andati". In partnership con Intesa Sanpaolo, hanno ideato e prodotto The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance, un archivio permanente in progress che vuole essere memoria storica degli eventi globali e delle emozioni diffuse che definiscono questo momento storico unico.
Il progetto online cresce continuamente e si arricchisce di storie commissionate da COTM, oltre a quelle scelte attraverso la open call (gratuita e aperta) e le donazioni: ora ha la possibilità di trasformarsi da virtuale a reale.
L’11 luglio Cortona On The Move inaugura la sua edizione speciale dedicata a The COVID-19 Visual Project a Cortona con una selezione curata di alcuni di questi lavori, rispettando tutte le norme di sicurezza necessarie.

È la decima edizione del festival. Un’edizione davvero speciale.

A questo link la pagina ufficiale per partecipare alle open call e visionare le gallerie uffìciali.

03.04.2020 # 5505
Festival di fotografia PhMuseum Days

Paolo Falasconi //

Italian Street Photo Festival 2020

L’Italian Street Photo Festival, il più importante evento di street in Italia, si ripensa con una nuova modalità di fruizione, tutta on line.

L’Italian Street Photo Festival, il più importante evento di street in Italia, si ripensa con una nuova modalità di fruizione, tutta on line. La terza edizione potrà essere quindi goduta da casa, con la stessa emozione e l’energia che hanno sempre contraddistinto questo evento. 
FUJIFILM Italia, main sponsor, incoraggia questa nuova formula, per un’edizione che si preannuncia speciale, propositiva e innovativa

A causa della situazione di emergenza sanitaria, che ha richiesto l’annullamento della vita sociale, se non tramite il web, per tutto il mese di aprile l’Italian Street Photography va in scena, in tutta la sua interezza, sul proprio sito e sui propri canali social, per raggiungere chiunque vorrà fruire di tutto il programma, comodamente da casa propria.

Sarà semplicissimo, basterà collegarsi con il proprio pc, smartphone o tablet e in pochi secondi si potrà far parte della più grande community di confronto su uno dei generi fotografici più discussi del momento, nato per raccontare gli aspetti peculiari di una società, fotografando soggetti in luoghi pubblici, in situazioni reali e spontanee.

Il Festival promette contenuti interessanti e pieni di sorprese, accuratamente pensati per questa particolare edizione. Argomenti e temi che sapranno contagiare con creatività ed entusiasmo. L’evento, dalla sua prima edizione, ha sempre offerto un percorso di dibattito e di crescita per i professionisti e gli appassionati di street, per un approccio più moderno e in linea con le tendenze più attuali.
FUJIFILM Italia, che è main sponsor del Festival fin dalla prima edizione con l’intento di sostenere il diffondersi della cultura dell’immagine, ha incoraggiato questa sperimentazione proprio perché, mai come ora, è necessario affermare quanto la fotografia sia un valore aggiunto per raccontare la collettività e la realtà che ci circonda.








Per creare e far crescere questa community, l’ISPF, ha iniziato a condividere i contenuti già da una settimana. Si è scelto di adoperare contenuti video montati in maniera creativa e accattivante e con questa stessa modalità si annunceranno i finalisti e poi i vincitori dei relativi contest.

Per i migliori progetti, al vaglio di una giuria di esperti, in palio anche cinque fotocamere Fujifilm della Serie X. Il primo e secondo classificato della categoria “Street Photography Single Photo” saranno premiati rispettivamente con X-PRO3+XF27mm e X100F; al primo e al secondo classificato della sezione “Street Photography Series” andranno in premio rispettivamente X-T3+XF18-55mm e X-E3+18-55mm; X100F sarà il premio per il primo classificato nella categoria “Storytelling”.

Relatori, ospiti del Festival, si racconteranno e parleranno dei propri lavori e progetti grazie alle talk online e sarà possibile poter vivere “virtualmente” le mostre fotografiche che erano in programma.
Per partecipare all’evento basterà collegarsi già da oggi al sito e ai canali social dei Festival!

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