EXAREA è il primo concorso fotografico sul tema dell’ archeologia industriale. Le foto possono essere in B/N o colore e devono rappresentare immagini legate all’archeologia industriale presenti nel territorio. Antiche fabbriche dismesse, poli industriali che hanno caratterizzato un certo territorio, la sua storia sociale e culturale, fabbriche abbandonate, vecchi mulini o centrali in disuso. Il territorio italiano pieno di testimonianze di questo tipo che possono essere raccontate in maniera interessante, cogliendo il passaggio da una società contadina ad una società industriale e post industriale. Il concorso, promosso dall’associazione Culturale Feudo Ron Alfrè, nasce dallo studio della piana del fiume Sele, che, in provincia di Salerno, da Battipaglia si estende verso sud fino a Paestum. “Il legame profondo con le nostre radici ci ha portato a studiare ed approfondire la storia antica e recente del nostro territorio, concentrando la nostra attenzione sulla sua vocazione agricola, un rapporto, quello con la terra, che è stato ed è al tempo stesso privilegio, fertilità, ricchezza ma anche fatica, dolore, fallimento. Dall’inizio del ‘900 fino quasi alla fine del secolo è stata, fra le tante, la coltivazione del tabacco, a lasciare tracce architettoniche importanti. Insediamenti che sono ancora presenti sul territorio in condizioni di abbandono quasi totale ma che conservano intatto il fascino che la storia ha impresso su queste aree che un tempo erano un intenso brulicare di attività umana. Tutto il territorio, italiano ed europeo, è disseminato da strutture, ora abbandonate, che raccontano la storia del lavoro dell’uomo. Realtà diverse tra loro: le grandi aree urbane connotate da insediamenti industriali abbandonati, ma anche ex aree ospedaliere, stazioni ferroviarie, luoghi altrettanto importanti sotto il profilo storico, antropologico ed economico. Nasce da queste osservazioni l’idea di EXAREA un concorso fotografico aperto a fotografi italiani ed europei che vuole attraverso la fotografia rendere testimonianza di questo enorme patrimonio storico ed architettonico che ha caratterizzato la storia moderna delle nostre società” Ogni autore potrà partecipare con un massimo di 4 (quattro) opere che dovranno essere presentate stampate su carta fotografica. Sul retro della foto dovrà essere applicata una etichetta recante nome e cognome dell’autore, suo indirizzo, telefono, e mail. Luogo e data dello scatto. Le foto dovranno essere fornite anche in formato digitale su CD-ROM. Le stampe dovranno avere il formato di cm 30 x 40. Sono ammessi formati inferiori purché montati su cartoncino di dette dimensioni. I formati fotografici digitalizzati devono essere presentati su CD-ROM secondo i seguenti formati: TIFF, o JPG, risoluzione 300 dpi e dimensioni 15x20 cm e in quadricromia(CMYK). Nel plico dovrà essere inserita una fotocopia della ricevuta del versamento della quota di iscrizione e la scheda di partecipazione debitamente compilata. Non saranno accettate immagini con vistosi interventi di post-produzione. Previsti tre premi in denaro per i primi tre classificati.