Dreamland presenta le fotografie di Barbara Luisi, che negli ultimi tempi si è concentrata soprattutto su una serie di incredibili visioni marine. Scegliendo per lo più vedute notturne, la fotografa ha deciso di immergersi in un mondo onirico e regalarci i momenti significativi del suo sostare, apparentemente quieta ma di sicuro con gli occhi bene aperti, in quel territorio di passaggio tra veglia e sogno, quando un contorno di paesaggio diventa il luogo della mente e del corpo in cui poter vivere la contemplazione profonda. Quando tutto ci avvolge e ci compenetra.
Nelle sue tavole il colore si confonde e ci confonde. Nel buio intravediamo parti di cielo, di mare, di terra. E se pure riconosciamo elementi familiari, li vediamo trasformati e interpretati in modo sorprendente.
Quelle di Luisi, sono immagini che ci obbligano a fermarci, quasi si impongono di fronte ai nostri occhi con una forza antica e inaspettata. Ci chiedono di non passare distratti ma di sostare attenti e di osservare. Di osservare il silenzio.
Barbara Luisi è una musicista e ha fatto dell’interpretazione musicale la chiave di volta della sua esperienza nel mondo. Uno spartito esiste; spetta al musicista suonarlo, renderlo vivo, riattualizzare la partitura in una nuova lettura autonoma, originale. Qualcosa che prima era silente ma che ora diventa vivida prova di esistenza, occasione di scambio e di partecipazione di tutto ciò che lo spartito racchiude in sé, comprese le emozioni e il sentimento di vivere.
Nella stessa maniera, il mondo esiste e spetta al fotografo offrirne un’interpretazione nuova, originale, profonda. Una interpretazione che riesca a esprimere quel sentimento insieme di vicinanza e distanza, quella felice vertigine della perdita dell’identità, appunto, che sola può essere il preludio a una diversa e più consapevole identità, ora più completa.
La serie Dreamland è proprio questo: una contemplazione delle immagini del mondo che conosciamo, in cui ci muoviamo e che frequentiamo, magari solo in ore diurne e “protette”, ma che ora vediamo in modo nuovo, nell’interpretazione personalissima e profonda che ci offre la fotografa. Sono le sue immagini del mondo che ci riempiono l’anima.