Francesco Pontolillo //
Open Source Mask. È online la Mascherina stampabile in 3D, ed è Made in Italy
Il maestro napoletano della fotografia contemporanea ospite alla ilas per un incontro con gli studenti dell´Accademia ILAS
A causa della tremenda diffusione del Coronavirus che negli ultimi giorni ha invaso tutti i continenti del globo (ad eccezione dell’Antartide), e purtroppo soprattutto dell’Italia, sempre più difficile risulta reperire una mascherina, se non pagandola a peso d’oro. Questo è ancor più vero dal momento che sono effettivamente utili a proteggersi dal virus solo alcune di queste mascherine. Molti stanno quindi adottando diverse soluzioni fatte in casa, alcune più che utili diventano persino comiche. La verità è che queste soluzioni date dal fai da te, non contrastano il propagarsi del virus efficacemente, come dovrebbero questi supporti di protezione e non impediscono la diffusione a soggetti a rischio di eventuali elementi patogeni.
Come in tutte le situazioni di caratura mondiale, c’è chi cerca di approfittarsi dei bisogni e del momento di crisi, e chi invece cerca di fare il più possibile per aiutare.
Persino nel web: c’è chi ha inserito il malware AZORult nelle mappe online che mostrano il contagio nel mondo di coronavirus e chi invece ha creato il tool EpiRisk, che aiuta a fare una previsione dei possibili contagi e di come potrebbe evolversi la situazione virulenta, nel globo.
Per fortuna però come appena accennato, l’ingegno umano e la capacità di fare del bene, riescono sempre ad abbattere ogni cattiva azione.
Grazie ad un team tutto italiano, da oggi è possibile stampare la propria mascherina usa e getta in 3D, usando un modello messo a disposizione gratuitamente dal team, ed assemblandola a casa. Ed è proprio grazie all’intervento di Open Source Mask che è possibile realizzare a casa tali mascherine (ovviamente a patto di possedere una stampante 3D).
Il file 3D scaricabile e stampabile contiene infatti all’interno una sorta di cartamodello di mascherina che servirà sia per le parti semirigide, sia come guida per effettuare i tagli sulle parti di cotone o più in generale stoffa, da utilizzare.
Da qui è possibile quindi assemblare il tutto grazie alle istruzioni che sono presenti sulla home del sito.
C’è chi ha ottenuto i filtri (l’unica parte non stampabile in 3D) grazie agli strati dei sacchetti dell’aspirapolvere folletto o ancora è possibile acquistare questo materiale in diversi siti che spediscono direttamente rotoli di stoffa (a prezzi notevolmente inferiori di quelli a cui si trovano molte delle mascherine stesse)
I file, le istruzioni e le indicazioni riguardo questo fantastico progetto italiano, Open Source Mask, sono rintracciabili all’indirizzo omonimo: www.opensourcemask.com
Non ci resta che dire: Bravi!!