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Ravenna | I Preraffaelliti e il sogno italiano
Fino al 06/06/2010
I Preraffaelliti e il sogno italiano. Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jo è ospitata presso il Museo d'Arte della città di Ravenna e raccoglie tutte le superstar del movimento preraffaellita dell '800 inglese. Un'influenza che è arrivata fino ad oggi e che ha contraddistinto in maniera indelebile la storia dell'arte, fino alla grafica e alla percezione visiva della bellezza. La mostra, per la prima volta sul suolo italiano, vuole indagare il ruolo artistico e culturale dell'Italia nel contesto del movimento Preraffaellita analizzando le sue influenze e diramazioni. Il movimento, fondato nel 1848 al numero 83 di Gower Street a Londra, si opponeva all'accademismo e manierismo convenzionale della Royal Academy of Arts. Il punto di rottura fu l'ispirazione del movimento al formalismo iconografico e iconologico dell'arte medievale italiana precedente a Raffaello, che vedeva un ritorno al primitivismo spontaneo che rivelasse la natura divina nel dato naturale. I grandi artisti del movimento inglese presero spunto da maestri come il Beato Angelico e il Perugino traducendo le suggestioni in opere splendide, come quelle di Dante Gabriel Rossetti, figlio di un esule italiano che trovò una delle sue principali fonti di ispirazione negli scritti di Dante, realizzando una bellissima serie di acquerelli e dipinti che illustravano alcuni episodi centrali della Divina Commedia. Seguono William Holman Hunt, John Everett Millais, Eduard Burne-Jones e John Ruskin, che per altro fu anche critico e teorizzatore del movimento. Per quanto concerne i soggetti delle opere, i preraffaelliti attinsero anche qui dalla letteratura italiana e da Dante, ma anche da Shakespeare, dalla Bibbia in stili diversi che vanno dal naturalismo arcaico al tipico gusto decorativo pre-liberty. Il movimento si sciolse alla fine dell'800. La mostra è curata da Colin Harrison, Christopher Newall, Claudio Spadoni, organizzata dal Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, dal Museo d'Arte della città e The Ashmolean Museum, University of Oxford dove sarà ospitata dal 15 settembre al 5 dicembre 2010.