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Modena | Yasuzo Nojima -
Un maestro del Sol Levante fra
pittorialismo e modernismo
Fino al 05/06/2011
Per la prima volta in Europa e in Italia, al Fotomuseo Giuseppe Panini 112 opere del maestro giapponese Yasuzo Nojima. Nudi, paesaggi, ritratti e composizioni femminili, di una forza sorprendente, in contrasto con la debolezza fisica dell’artista. Le opere, realizzate dal 1910 al 1953, appaiono influenzate da tutte le correnti dell’epoca, compreso il Bahaus con le immagini relative agli anni 30. Non per questo Nojima non porta avanti un linguaggio molto personale, nuovo, basato sia sul tipo di tecnica usata(stampa alla gomma e al bromolio, fino alla gelatina a sviluppo) che sulla modalità espressiva. Usa i pigmenti per ritoccare le sue fotografie, come si usava all’epoca( e come si è tornati a fare anche oggi andando verso nuove forme artistiche tra pittura e fotografia). I corpi e i volti delle donne sono di una bellezza vera, a volte suggerita, altre volte ostentata. Il pittorialismo anni ’20, con tinte malinconiche, lascia spazio ai chiaroscuri del Bahaus di dieci anni dopo. Ma tutto è travalicato dalla delicatezza dell’artista, che oggi è considerato uno dei maggiori fotografi internazionali. Un mix tra tecnicismi occidentali e sensibilità orientale ne fanno un interprete unico, delle pieghe dell’animo, delle istanze artistiche e psicologhe raffinate ma concrete, così evidenti nei ritratti. La mostra, un evento assoluto per l’Italia, non sarà presente in nessun altro museo, ma esclusivamente nel museo modenese, per scambi tra le fondazioni. La mostra, seguita da Filippo Maggia e Chiara Dall'Olio, è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con il Fotomuseo Panini di Modena, il National Museum of Modern Art di Kyoto (MoMAK) e con il sostegno della Japan Foundation.