Paolo Falasconi //
Corso Start-Up
di Fotografia pubblicitaria.
Alla ilas costa solo 100,00 euro
16 ore per un mese di corso base in sala posa.
Segnatelo in agenda: il 20 novembre alla Ilas c’è un ospite d’eccezione.
Luca Miniero, regista di film di grande successo come Benvenuti al Sud, resta con noi tutta la giornata, per incontrare gli studenti dei corsi di Pubblicità e Filmmaker:
- dalle 11.00 alle 13.00 parlerà della sceneggiatura di un commercial;
- dalle 15.00 alle 19.00 sarà con i ragazzi del corso di Filmmaker per un incontro tutto dedicato alla regia pubblicitaria.
Chi scrive segue la carriera del regista napoletano dai tempi di un cortometraggio che sbancò, vincendo premi ovunque e che di lì a poco si trasformò nel primo lungometraggio della coppia Miniero - Genovese: Incantesimo napoletano, un piccolo gioiello (le immagini del corto erano del nostro Tonino Risuleo, ma questa è un’altra storia) di umorismo che narrava le vicende di una bimba che nasce milanese a Napoli.
Da lì una seria di lungometraggi che lo vedono sempre più presente al cinema, con il grande successo di Benvenuti al Sud (e del sequel), che lo consacrano.
Fin qui, la storia è nota. Non tutti sanno però che Luca Miniero è anche (per noi soprattutto) un regista di film commercial di grande talento.
Pluripremiati i suoi lavori pubblicitari per Rai, Enel, Opel e Ballarò, ha girato commercial per brand nazionali e internazionali: Riomare (sì, quello con Kevin Costner), De Cecco, Amadori, McDonald, Cirio, Birra Moretti.
Ecco una piccola gallery di suoi commercial. In chiusura uno vecchiotto, per la Banca di Credito Cooperativo, ma che segna un punto di svolta (per l’Italia) nella comunicazione degli istituti di credito, che per la primissima volta sperimentano un tone of voice ironico e divertente.
Appuntamento al 20 e intanto buona visione
Un nuovo progetto di comunicazione aperto a tutti gli studenti Ilas che hanno il compito di divulgare un messaggio importante a sostegno della campagna istituzionale 2016 per il tesseramento Legambiente. Un tema ricco di contenuti interconnessi - l’era del cambiamento in un mondo in rapida evoluzione - che se condivisi, aprono prospettive nuove ed affascinanti affinché si possa costruire oggi un futuro sostenibile dove l’ambiente è centro e perno di una rivoluzione nel segno dell’evoluzione.
L’ambientalismo valica i confini di mera tutela delle risorse naturali per essere nucleo intorno al quale avvengono quelle profonde e necessarie trasformazioni relative ai modelli energetici, economici, sociali e culturali così che occuparsi di ambiente diventa un tutt’uno che occuparsi di pace, immigrazione, di coesione sociale, qualità dell’istruzione, di lavoro, di economia e di politica. In questa visione strategica che crea speranza e fiducia nel futuro, ciascuno è chiamato a sentirsi attore e fattore di cambiamento perché solo cambiando noi stessi, come persone e come comunità riusciremo a cambiare lo scenario globale.
CONCORSO DI IDEE
LEGAMBIENTE: campagna tesseramento 2018
1) TIPOLOGIA CAMPAGNA
Campagna di sensibilizzazione sul tema ambientale con la finalità di reclutare nuovi tesserati a Legambiente.
2) REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
2.1 Possono partecipare al contest tutti gli studenti in corso di ogni disciplina.
2.2 È possibile partecipare al contest in forma individuale o in gruppo. La composizione numerica del gruppo è consentita da un minimo di due fino ad un massimo di quattro componenti.
3) TIPOLOGIA DEI LAVORI
3.1 Ogni studente o gruppo può partecipare presentando uno o più progetti di campagna pubblicitaria stampa.
3.2 La campagna, di tipo stampa, dovrà essere elaborata su formati specificati al punto 7 di questo documento.
4) GIURIA
La giuria sarà composta dai rappresentati di Legambiente e da rappresentanti di Netword, Ilas s.r.l. e dell'Agenzia Argentovivo.
5) CRITERI DI VALUTAZIONE
Sarà valutata la campagna nel suo complesso tenendo conto dell’efficacia del messaggio e della qualità grafica degli elaborati.
6) PREMIO
Ilas offre al primo classificato una collezione di libri della Logo Fausto Lupetti Editore, selezionati da Ilas, per un valore di copertina pari a 500€. Non sono previsti primi posti ex aequo.
7) TEMPI TIPOLOGIE E MODALITÀ DI CONSEGNA ESECUTIVI
7.1 I layout definitivi devono essere consegnati entro il 15 Luglio. La consegna viene effettuata online mediante il caricamento nella gallery ilas Showcase nella sezione:
contest Ilas> pubblicità / legambiente 2015 per i lavori di pubblicità e
contest Ilas> grafica / legambiente 2015 per i lavori di grafica.
7.2 La campagna dovrà essere declinata nei seguenti formati stampa:
I lavori, vanno forniti esclusivamente in formato jpg con l’inserimento di immagini con risoluzione 72 dpi (bassa risoluzione).
7.3 In caso di proposte creative multiple, ciascuna dovrà riportare il titolo della campagna nel nome del file.
8) BRIEF
Descrizione: La comunicazione dell’annuale campagna di tesseramento è per definizione la più istituzionale delle comunicazioni di Legambiente. Nella fase di elaborazione si deve tener presente che quello che verrà elaborato deve necessariamente riprendere lo stile comunicativo e deve seguire le linee politiche e gli obiettivi dell’associazione.
L’immagine andrà declinata su formati molto diversi, quindi dovrà essere riconoscibile e chiara sia nei grandi (manifesto e locandina) che nei piccoli formati (tessera e banner).
Tema 2016: L’ERA DEL CAMBIAMENTO
Green society e bellezza, forza dei territori e innovazione, lavoro ed economia sociale, volontariato e partecipazione, legalità e pace: l’ambiente è al centro del cambiamento per restituire speranza alle persone e alle comunità, per rilanciare l'Europa nel Mediterraneo, per condividere il futuro.
E’ cambiato molto, sta cambiando tutto
In questi anni, dall’esplosione della crisi economica nel 2008, è continuamente e velocemente cambiato lo scenario globale: accesso al benessere di milioni di persone insieme all'aumento delle disuguaglianze, all'esplosione della povertà nei paesi ricchi e alla riduzione costante del welfare, rivoluzione dei social media, moltiplicazione degli effetti dei cambiamenti climatici e dei disastri ambientali, aumento del consumo di suolo e perdita di biodiversità, affermazione delle tecnologie energetiche rinnovabili, crisi della cultura dell'usa e getta e modifiche nei consumi e ricerca di nuovi stili di vita nei paesi industrializzati. Tutto sta avvenendo con grande velocità in uno scenario globale dominato dalla crisi dei vecchi equilibri e dalla moltiplicazione dei conflitti armati in un mondo sempre più disordinato, dove l’ONU non riesce a trovare alcun ruolo, ma anche l’Unione Europea è nel suo momento di più grave crisi e non riesce a produrre politiche innovative né un salto di qualità nel processo di unificazione, mentre gli stati che hanno fatto la storia del 900 sono affiancati da nuove potenze.
È un mondo in rapida evoluzione, dove crescono le contraddizioni ma, insieme, emergono fili tenaci che, se condivisi, aprono prospettive nuove e affascinanti. Due punti di riferimento, in particolare, sono rimasti stabili in questi anni: da un lato siamo entrati nell’era della fine del petrolio, che non vuol dire esaurimento fisico del petrolio, ma fine del monopolio del fossile nell’approvvigionamento energetico, e dall’altro la crisi ha messo a nudo il fallimento delle politiche di austerità e delle ricette liberiste.
Nel primo caso è sempre più evidente che la cresciuta consapevolezza del riscaldamento globale sta aprendo le porte a un cambiamento profondo del modello energetico, economico e sociale costruito intorno al petrolio, perché è evidente per tutti la profonda connessione tra crisi economica e crisi climatica ed il ruolo che sta giocando la rivoluzione energetica, in continua rapida evoluzione tanto da rappresentare la principale carta da giocare contro i cambiamenti climatici.
Nel secondo caso le speranze di uscita dalla crisi sono bloccate dall’insistenza con cui si continuano a perseguire quelle politiche, che hanno voluto mettere in discussione il modello socio-economico basato sul welfare, subendo il condizionamento del capitale finanziario, la cui invadenza ha messo in discussione il concetto stesso di democrazia. Modello oggi a rischio in quella larghissima parte del mondo dove vi è intensissimo sviluppo economico senza che parallelamente si affermino sistemi adeguati di welfare, a rischio anche nel nostro mondo dove fa proseliti l’idea che si possa continuare a crescere solo riducendo il welfare. Ed è proprio l'attacco al welfare che rende non più rinviabile la necessità di risolvere seriamente, nel quadro dell’aumento della povertà e della distanza tra ricchi e poveri, il tema del reddito di cittadinanza, anche perché c'è un legame profondo tra questi fenomeni e la possibilità stessa di affrontare i problemi ambientali locali e globali. Senza welfare non ci possono essere politiche ambientali efficaci, senza welfare la stessa transizione verso un’economia “green” e una società della conoscenza rischia di ridursi a un processo solo tecnologico, che non incrocia i modelli sociali, culturali, comportamentali.
Per noi ambientalisti è oggi diventato ineludibile trovare altre risposte alla crisi economica, che sappiano affrontare e dipanare il gomitolo delle emergenze: la crescita esponenziale delle disuguaglianze, tra persone e tra paesi, la fame, la povertà, i profughi in fuga da guerre e disastri climatici, l’impoverimento delle risorse naturali, l'accesso all’acqua e all’energia, la precarietà occupazionale, soprattutto giovanile, l’accesso alla formazione per tutto l’arco della vita, la costruzione di nuovo lavoro, la riduzione dei rischi e dei danni alla salute, la rifondazione della coesione sociale intorno ad un disegno condiviso di cambiamento, che, escludendo il ricorso alla guerra, faccia della cooperazione internazionale lo strumento per risolvere i grandi problemi globali.
Ma per affrontare e risolvere queste grandi emergenze globali non basta garantire una buona distribuzione della ricchezza, occorre garantire la buona produzione di ricchezza, che oggi non è possibile se non si mettono in campo prodotti e stili di vita fossil free.
Quello che vogliamo dire è che tutte queste questioni vivono in un complesso sistema di interdipendenze che necessitano di una visione ecologica, basata sull’approccio relazionale, che rappresenta la rivoluzione culturale necessaria per superare la visione meccanicistica e a compartimenti stagni, di cui la classe dirigente europea è ancora succube. L'unica che spiega perché occuparsi di ambiente è tutt'uno che occuparsi di pace, di immigrazione, di coesione sociale, di qualità dell’istruzione, di lavoro, di economia, di politica. Una visione virtuosamente strabica, perché capace di guardare con un occhio alla soluzione dei problemi di lungo periodo, e con l’altro alla definizione delle soluzioni immediatamente e coerentemente praticabili, che, muovendosi verso la costruzione dei nuovi scenari, affrontano e risolvono i problemi di oggi.
Ecco perché l’ambiente è al centro del cambiamento. Tutte queste questioni, infatti, incrociano la questione ambientale, che non è più e solo una questione di tutela delle risorse, ma anche e soprattutto una chiave di lettura della modernità, alla cui evoluzione propone una visione strategica ed una direzione di marcia che crea speranza e fiducia nel futuro.
Trasformazioni così radicali e profonde ci impongono di cambiare anche noi stessi, come persone e come comunità.
Le sfide per cambiare
Di fronte a cambiamenti così radicali la vera novità di questi anni è che l’ambientalismo ha in mano la bandiera della speranza:
Concetti chiave:
Speranza e fiducia nel futuro
Ambiente al centro del cambiamento
La forza dei territori
Parole chiave:
LAVORO
INNOVAZIONE
BELLEZZA
TERRITORI
PARTECIPAZIONE
LEGALITA’
PACE
9) OBIETTIVO DI COMUNICAZIONE
Declinando opportunamente il tema adottato da Legambiente, evidenziare l’importanza del sostegno collettivo dell’associazione attraverso il tesseramento.
10) TONO DI COMUNICAZIONE
La comunicazione dell’annuale Campagna di tesseramento è per definizione la più istituzionale delle comunicazioni di Legambiente.
Nella fase di elaborazione si deve mantenere necessariamente una stretta corrispondenza con lo stile comunicativo proprio dell’associazione e seguire fedelmente le linee politiche e gli obiettivi globali da sempre riconducibili e riconoscibili in Legambiente.
Per approfondimenti e maggiori informazioni:
11) COPYRIGHT
11.1 Le campagne prodotte dovranno utilizzare immagini originali o acquistate/acquistabili dal sito royalty free Fotolia.
11.2 Tutti i lavori prodotti verranno ceduti a Legambiente.
La partecipazione al contest prevede l’accettazione della cessione a titolo gratuito dei diritti di utilizzazione.
11.3 Il logo Legambiente è scaricabile al link diretto www.ilas.com/contest/legambiente.zip
12) CREDITI
Ilas e gli studenti si impegnano ad indicare integralmente, in ogni pubblicazione, i crediti degli autori e della scuola.
Un nuovo progetto di comunicazione aperto a tutti gli studenti Ilas che hanno il compito di divulgare un messaggio importante a sostegno della campagna istituzionale 2016 per il tesseramento Legambiente. Un tema ricco di contenuti interconnessi - l’era del cambiamento in un mondo in rapida evoluzione - che se condivisi, aprono prospettive nuove ed affascinanti affinché si possa costruire oggi un futuro sostenibile dove l’ambiente è centro e perno di una rivoluzione nel segno dell’evoluzione.
L’ambientalismo valica i confini di mera tutela delle risorse naturali per essere nucleo intorno al quale avvengono quelle profonde e necessarie trasformazioni relative ai modelli energetici, economici, sociali e culturali così che occuparsi di ambiente diventa un tutt’uno che occuparsi di pace, immigrazione, di coesione sociale, qualità dell’istruzione, di lavoro, di economia e di politica. In questa visione strategica che crea speranza e fiducia nel futuro, ciascuno è chiamato a sentirsi attore e fattore di cambiamento perché solo cambiando noi stessi, come persone e come comunità riusciremo a cambiare lo scenario globale.
CONCORSO DI IDEE
LEGAMBIENTE: campagna tesseramento 2016
1) TIPOLOGIA CAMPAGNA
Campagna di sensibilizzazione sul tema ambientale con la finalità di reclutare nuovi tesserati a Legambiente.
2) REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
2.1 Possono partecipare al contest tutti gli studenti in corso di ogni disciplina.
2.2 È possibile partecipare al contest in forma individuale o in gruppo. La composizione numerica del gruppo è consentita da un minimo di due fino ad un massimo di quattro componenti.
3) TIPOLOGIA DEI LAVORI
3.1 Ogni studente o gruppo può partecipare presentando uno o più progetti di campagna pubblicitaria stampa.
3.2 La campagna, di tipo stampa, dovrà essere elaborata su formati specificati al punto 7 di questo documento.
4) GIURIA
La giuria sarà composta dai rappresentati di Legambiente e da rappresentanti di Netword, Ilas s.r.l. e dell'Agenzia Argentovivo.
5) CRITERI DI VALUTAZIONE
Sarà valutata la campagna nel suo complesso tenendo conto dell’efficacia del messaggio e della qualità grafica degli elaborati.
6) PREMIO
Ilas offre al primo classificato una collezione di libri della Logo Fausto Lupetti Editore, selezionati da Ilas, per un valore di copertina pari a 500€. Non sono previsti primi posti ex aequo.
7) TEMPI TIPOLOGIE E MODALITÀ DI CONSEGNA ESECUTIVI
7.1 I layout definitivi devono essere consegnati entro il 15 Luglio. La consegna viene effettuata online mediante il caricamento nella gallery ilas Showcase nella sezione:
contest Ilas> pubblicità / legambiente 2015 per i lavori di pubblicità e
contest Ilas> grafica / legambiente 2015 per i lavori di grafica.
7.2 La campagna dovrà essere declinata nei seguenti formati stampa:
I lavori, vanno forniti esclusivamente in formato jpg con l’inserimento di immagini con risoluzione 72 dpi (bassa risoluzione).
7.3 In caso di proposte creative multiple, ciascuna dovrà riportare il titolo della campagna nel nome del file.
8) BRIEF
Descrizione: La comunicazione dell’annuale campagna di tesseramento è per definizione la più istituzionale delle comunicazioni di Legambiente. Nella fase di elaborazione si deve tener presente che quello che verrà elaborato deve necessariamente riprendere lo stile comunicativo e deve seguire le linee politiche e gli obiettivi dell’associazione.
L’immagine andrà declinata su formati molto diversi, quindi dovrà essere riconoscibile e chiara sia nei grandi (manifesto e locandina) che nei piccoli formati (tessera e banner).
Tema 2016: L’ERA DEL CAMBIAMENTO
Green society e bellezza, forza dei territori e innovazione, lavoro ed economia sociale, volontariato e partecipazione, legalità e pace: l’ambiente è al centro del cambiamento per restituire speranza alle persone e alle comunità, per rilanciare l'Europa nel Mediterraneo, per condividere il futuro.
E’ cambiato molto, sta cambiando tutto
In questi anni, dall’esplosione della crisi economica nel 2008, è continuamente e velocemente cambiato lo scenario globale: accesso al benessere di milioni di persone insieme all'aumento delle disuguaglianze, all'esplosione della povertà nei paesi ricchi e alla riduzione costante del welfare, rivoluzione dei social media, moltiplicazione degli effetti dei cambiamenti climatici e dei disastri ambientali, aumento del consumo di suolo e perdita di biodiversità, affermazione delle tecnologie energetiche rinnovabili, crisi della cultura dell'usa e getta e modifiche nei consumi e ricerca di nuovi stili di vita nei paesi industrializzati. Tutto sta avvenendo con grande velocità in uno scenario globale dominato dalla crisi dei vecchi equilibri e dalla moltiplicazione dei conflitti armati in un mondo sempre più disordinato, dove l’ONU non riesce a trovare alcun ruolo, ma anche l’Unione Europea è nel suo momento di più grave crisi e non riesce a produrre politiche innovative né un salto di qualità nel processo di unificazione, mentre gli stati che hanno fatto la storia del 900 sono affiancati da nuove potenze.
È un mondo in rapida evoluzione, dove crescono le contraddizioni ma, insieme, emergono fili tenaci che, se condivisi, aprono prospettive nuove e affascinanti. Due punti di riferimento, in particolare, sono rimasti stabili in questi anni: da un lato siamo entrati nell’era della fine del petrolio, che non vuol dire esaurimento fisico del petrolio, ma fine del monopolio del fossile nell’approvvigionamento energetico, e dall’altro la crisi ha messo a nudo il fallimento delle politiche di austerità e delle ricette liberiste.
Nel primo caso è sempre più evidente che la cresciuta consapevolezza del riscaldamento globale sta aprendo le porte a un cambiamento profondo del modello energetico, economico e sociale costruito intorno al petrolio, perché è evidente per tutti la profonda connessione tra crisi economica e crisi climatica ed il ruolo che sta giocando la rivoluzione energetica, in continua rapida evoluzione tanto da rappresentare la principale carta da giocare contro i cambiamenti climatici.
Nel secondo caso le speranze di uscita dalla crisi sono bloccate dall’insistenza con cui si continuano a perseguire quelle politiche, che hanno voluto mettere in discussione il modello socio-economico basato sul welfare, subendo il condizionamento del capitale finanziario, la cui invadenza ha messo in discussione il concetto stesso di democrazia. Modello oggi a rischio in quella larghissima parte del mondo dove vi è intensissimo sviluppo economico senza che parallelamente si affermino sistemi adeguati di welfare, a rischio anche nel nostro mondo dove fa proseliti l’idea che si possa continuare a crescere solo riducendo il welfare. Ed è proprio l'attacco al welfare che rende non più rinviabile la necessità di risolvere seriamente, nel quadro dell’aumento della povertà e della distanza tra ricchi e poveri, il tema del reddito di cittadinanza, anche perché c'è un legame profondo tra questi fenomeni e la possibilità stessa di affrontare i problemi ambientali locali e globali. Senza welfare non ci possono essere politiche ambientali efficaci, senza welfare la stessa transizione verso un’economia “green” e una società della conoscenza rischia di ridursi a un processo solo tecnologico, che non incrocia i modelli sociali, culturali, comportamentali.
Per noi ambientalisti è oggi diventato ineludibile trovare altre risposte alla crisi economica, che sappiano affrontare e dipanare il gomitolo delle emergenze: la crescita esponenziale delle disuguaglianze, tra persone e tra paesi, la fame, la povertà, i profughi in fuga da guerre e disastri climatici, l’impoverimento delle risorse naturali, l'accesso all’acqua e all’energia, la precarietà occupazionale, soprattutto giovanile, l’accesso alla formazione per tutto l’arco della vita, la costruzione di nuovo lavoro, la riduzione dei rischi e dei danni alla salute, la rifondazione della coesione sociale intorno ad un disegno condiviso di cambiamento, che, escludendo il ricorso alla guerra, faccia della cooperazione internazionale lo strumento per risolvere i grandi problemi globali.
Ma per affrontare e risolvere queste grandi emergenze globali non basta garantire una buona distribuzione della ricchezza, occorre garantire la buona produzione di ricchezza, che oggi non è possibile se non si mettono in campo prodotti e stili di vita fossil free.
Quello che vogliamo dire è che tutte queste questioni vivono in un complesso sistema di interdipendenze che necessitano di una visione ecologica, basata sull’approccio relazionale, che rappresenta la rivoluzione culturale necessaria per superare la visione meccanicistica e a compartimenti stagni, di cui la classe dirigente europea è ancora succube. L'unica che spiega perché occuparsi di ambiente è tutt'uno che occuparsi di pace, di immigrazione, di coesione sociale, di qualità dell’istruzione, di lavoro, di economia, di politica. Una visione virtuosamente strabica, perché capace di guardare con un occhio alla soluzione dei problemi di lungo periodo, e con l’altro alla definizione delle soluzioni immediatamente e coerentemente praticabili, che, muovendosi verso la costruzione dei nuovi scenari, affrontano e risolvono i problemi di oggi.
Ecco perché l’ambiente è al centro del cambiamento. Tutte queste questioni, infatti, incrociano la questione ambientale, che non è più e solo una questione di tutela delle risorse, ma anche e soprattutto una chiave di lettura della modernità, alla cui evoluzione propone una visione strategica ed una direzione di marcia che crea speranza e fiducia nel futuro.
Trasformazioni così radicali e profonde ci impongono di cambiare anche noi stessi, come persone e come comunità.
Le sfide per cambiare
Di fronte a cambiamenti così radicali la vera novità di questi anni è che l’ambientalismo ha in mano la bandiera della speranza:
Concetti chiave:
Speranza e fiducia nel futuro
Ambiente al centro del cambiamento
La forza dei territori
Parole chiave:
LAVORO
INNOVAZIONE
BELLEZZA
TERRITORI
PARTECIPAZIONE
LEGALITA’
PACE
9) OBIETTIVO DI COMUNICAZIONE
Declinando opportunamente il tema adottato da Legambiente, evidenziare l’importanza del sostegno collettivo dell’associazione attraverso il tesseramento.
10) TONO DI COMUNICAZIONE
La comunicazione dell’annuale Campagna di tesseramento è per definizione la più istituzionale delle comunicazioni di Legambiente.
Nella fase di elaborazione si deve mantenere necessariamente una stretta corrispondenza con lo stile comunicativo proprio dell’associazione e seguire fedelmente le linee politiche e gli obiettivi globali da sempre riconducibili e riconoscibili in Legambiente.
Per approfondimenti e maggiori informazioni:
11) COPYRIGHT
11.1 Le campagne prodotte dovranno utilizzare immagini originali o acquistate/acquistabili dal sito royalty free Fotolia.
11.2 Tutti i lavori prodotti verranno ceduti a Legambiente.
La partecipazione al contest prevede l’accettazione della cessione a titolo gratuito dei diritti di utilizzazione.
11.3 Il logo Legambiente è scaricabile al link diretto www.ilas.com/contest/legambiente.zip
12) CREDITI
Ilas e gli studenti si impegnano ad indicare integralmente, in ogni pubblicazione, i crediti degli autori e della scuola.
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tel(+39) 081 5511353
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