
Daria La Ragione //
Un Brand per Napoli #4 - le strategie creative
Alessandro Esposito racconta il proprio percorso creativo
Non è stato affatto semplice decretare il vincitore del contest Un Brand per Napoli: i lavori dei nostri studenti erano davvero belli di alto livello qualitativo, e sceglierne uno tra tutti è stato difficile. Certo, una di quelle difficoltà che ci auguriamo sempre di incontrare e che per fortuna incontriamo spesso.
Quello che ci interessava davvero era stimolarli a riflettere, studiare, ragionare prima che progettassero. Per questo motivo abbiamo, dopo avere fatto una selezione di lavori che, pur non essendo i vincitori, ci sembravano troppo belli per non essere almeno segnalati, abbiamo chiesto agli studenti che ne sono gli autori di raccontarci quale sia stato il percorso che li ha portati a creare quel brand o quel sito.
Questo è il lavoro di Alessandro Esposito e queste le riflessioni che ha condiviso con noi.
«Nella fase di progettazione mi sono soffermato su un concetto principale che racchiudesse tutto quello che questa città può fornire, collegare il cenno storico con l'evoluzione che sta subendo, è stato molto difficile da scegliere dato che questa città offre molte possibilità, ma infine la mia ricerca si è basata sulla multi cultura europea presente in questa città.
Durante le bozze a matita, come mia abitudine durante la progettazione di un lavoro, ho riscontrato molti dubbi e molte critiche dato che, dopo svariati tentativi, non riuscivo ad avere un’idea su come ricreare in modo semplice l'idea di multi cultura, non avendo abbastanza esperienza in un lavoro così grande ed importantissimo, ma ugualmente mi sono lanciato per provare questa nuova esperienza che sicuramente mi servirà anche in futuro.
Infine, ho ricreato un testo molto sintetico, ogni lettera è caratterizzata da un prolungamento che varia di direzione e colore in ogni lettera, proprio come gli abitanti, che pur avendo culture, lingue, colore della pelle e religione diversi caratterizzano e arricchiscono il bagaglio artistico e culturale di questa città.»
Complimenti Alessandro!
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