Daria La Ragione //
Fermiamo la pubblicità sessista #adci
blog di Daria La Ragione
Non è un'iniziativa di area femminista, non viene dalla società civile, dalla rete e da quegli ambienti reali e virtuali da cui oggi sembra debbano partire tutte le iniziative degne di un minimo di attenzione. Questa nasce dove meno te lo aspetti: dall'Art Directors Club italiano, porta la firma di due giovani creativi - Lara Rodriguez e Giorgio Fresi (Tbwa) - vincitori del brief per la sezione stampa dei 'Giovani Leoni', una manifestazione per giovani creativi organizzata da Sipra.
Il concept della campagna è semplice e gioca sullo stereotipo della donna che vive e lavora nel focolare domestico, stereotipo che contrasta con una realtà in cui le laureate sono in numero maggiore dei laureati, e sono quelle che ottengono i migliori risultati accademici.
«A quante figure carismatiche, possibili premier, premi nobel, imprenditrici, artisti, stiamo rinunciando, tarpando loro le ali, senza esserne consapevoli? Siamo certi che sia conveniente, per un paese a terra, accontentarsi di un solo motore quando per decollare ce ne servirebbero due?»
A me ha fatto pensare a "la sorella di Shakespeare" così come l'immaginò Virginia Woolf in una splendida conferenza rivolta a giovani donne: come un talento soffocato dalla circostanze, come una poetessa mai venuta alla luce, la cui opera ci sarebbe stata negata da un mondo in cui le donne non avevano altri spazi oltre a quello domestico.
In un paese in cui «l’80% degli individui si forma un’opinione sulla base di quello che trasmette la televisione» questa iniziativa dell'ADCI ha due meriti: il primo, quello di sforzarsi di portare avanti un discorso importante sui diritti di cui non gode, almeno non in misura degna, il 50% della popolazione italiana, il secondo di non liquidare la questione del rapporto tra media/pubblicità/società con la solita scrollata di spalle. È significativo che proprio dall'associazione che riunisce i migliori pubblicitari italiani venga questo appello a fermare la pubblicità sessista, e dunque il riconoscimento della sua esistenza: è un'iniziativa che fa bene alla pubblicità e fa bene alla società.